La rete è straordinaria e benefica perché consente, come non mai prima nella storia, di mettere in circolo idee e favorire il confronto, che è possibile ai primati dotati di ragione autoriflettente, quali sono gli umani.
Discussione e Dialogo sono i luoghi e i modi nei quali si realizza il circolo virtuoso della comunicazione e della relazione intersoggettiva. Nella discussione e nel dialogo possono emergere anche gli “impliciti” (gli elementi inconsci) di quasiasi discorso, con la conseguenza buona di far emergere ciò che altrimenti resterebbe sepolto nel profondo, potendo anche fare dei danni.
Se vi è il rispetto per le idee degli altri si riesce addirittura a creare un circolo empatico ed efficacemente/reciprocamente ermeneutico, che di per sé è segno di autocomprensione e di accettazione del limite proprio e di ciascun altro “io”, anche se di costui non si condividono le idee.
Se invece questo rispetto non c’è, come accade talora, si rileva solo indisponibilità e in qualche caso insulti. In tal caso il dispiacere che si prova è dovuto alla constatazione dell’incapacità di chi legittimamente contesta, di uscire dalla cattività di idee che forse non sono “cattive” o sbagliate in-sé, ma per-sé, e in quanto tengono il soggetto stesso che le produce prigioniero del circolo vizioso del solipsismo, e , forse, di una certa soledad.
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