Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Mane Deo, caro Luciano

Conobbi Luciano Morandini nei primi anni ’80, per varia et honesta che mi avvicinarono
molto.
Ricordo una serata a Rivignano dove lui lesse alcune sue liriche, e la serata
fu piacevole. Forse era d’ottobre, con l’aria tiepida, come accade nelle
nostre terre, e il profumo diffuso della fine della vendemmia. Andammo alla
vecchia locanda del Diàul, a mangiare polentà e baccalà, con un taglio di vino
buono di Leandro.

Ci perdemmo di vista per poi ritrovarci qualche anno dopo, lui sempre attento
alle cose sociali e della politica, a volte insieme con il caro e comune
amico scomparso Gianfranco Di Poi.

Negli ultimi anni l’ho letto, e forse è stato reciproco (spesso pubblicati
nella stessa pagina delle “Idee”) sul Nuovo FVG.

L’ho visto un’ultima volta per preparare una scheda che lo riguardava
di “Impuartants par il Friùl”, pubblicata sull’Agenda Friulana di Chiandetti
nel 2008, mi sembra. Una malinconia gentile sembrava evocare altri lidi temporali, altre radure mentali, prospettive.

Se n’è andato, in punta di piedi, con la sua garbata e lucida
amarezza, rispettoso della parola, che non va mai sprecata nel vaniloquio. 

Fuori da ogni banale volgarità dei nostri tempi.

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