L’anello mancante
Pare che in Sudafrica siano stati trovati da paleontologi i resti di un ominide che costituirebbe un esemplare di passaggio verso l’homo erectus – australopitecus cioè la Lucy del professor Leakey.
Non so se sia, come si dice, l’anello mancante che da decenni è oggetto di ricerca.
Potrebbe essere, ma potrebbe anche non essere, e forse l’anello mancante non è uno solo. Il professor Boncinelli chiama i passaggi evolutivi radicali “incidenti congelati“, espressione icastica e potente.
Stasera, invece, mia figlia Beatrice ha affermato scherzosamente che forse sono io, il suo augusto genitore, l’anello mancante.
Chissà che non abbia torto, ma questo vale per molti, anzi per tutti.
Infatti, manca sempre un anello per raggiungere un ulteriore punto evolutivo (?) che ci differenzi, almeno un poco, dall’essenza di scimmie assassine sotto il profilo biologico-zoologico, e sadici, masochisti, maniaci, egolatri sotto il profilo antropologico, quali siamo – chi più chi meno – da tempi immemorabili.
L’importante è ammettere l’imperfezione nostra senza cercare scuse, senza dire che si pecca di meno di altri, evitando di confondere pedofilia e omosessualità, accettando di essere maculati et immaculati, atque ita est forever.
Tristezza e speranza, fragilità e forza si alternano senza posa sulla scena del mondo.
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