Mr. Bob Dylan
… Il bis è finalmente concesso: una rockettara All along the watchtower, hendrixianamente evocativa, nella notte padovana caldissima di questo giugno ballerino. E i 6000 si scaldano, tra cui Beatriz, e le sue amiche Demetra e Giulia.
Robert Allen Zimmermann, americano di Duluth di origine ebrea tedesca, si diede agli inizi della carriera il cognome di Dylan per ricordare il grande poeta irlandese Dylan Thomas, e divenne più famoso di questi.
Il gruppo che accompagna il vecchio signore pompa rock-blues con energia. La voce del Minstrel non è più quella di Lay Lady lay, ma è arrochita, fangosa, quasi sembra Tom Waits. Lontanissimo Arlo Guthrie.
Non c’è alternativa: il tempo è passato e il repertorio deve tenerne conto.
Tra le vecchie gloriose ballads solo Like a rolling stone, strascinata e pulsante, quasi rantolante la voce amplificata.
Mi aspettavo almeno Knockin on heavens’ door o I threw it all away, ma restano in canna.
Fuori, vecchi hippies ultrasessantenni brindano con birra cruda e divorano enormi hamburger alla salsiccia.
Il tempo che passa lascia tracce nei cuori e una maglietta con la faccia giovane di Bob.
Generazioni.
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