Fear of the Dark
17 agosto …fendere 11.000 giovani full of fear of the dark nella serata fresca di metà agosto, in cerca di Beatriz che ci individua subito, verso la nobile Villa dei Dogi Manin, è un’indagine sociologica in itinere.
Di tutte le età, anche accompagnati dai padri, provenienti dall’Italia totale e da mezza Europa Centrale, una marea di giovani con le magliette nere degli Iron Maiden sciamano dopo il concertone Heavy Metal di mezz’estate.
Passariano è ormai una delle capitali europee del grande rock. Ho sentito critiche che non condivido sulla location.
Villa Manin va benissimo. La grande dimora deve essere vissuta anche così. Ho visto lo stupore sui volti che si guardavano in giro tra le barchesse, in mezzo alla campagna delle Terre di Mezzo.
Mi è piaciuto constatare l’educazione di questa enorme massa energetica, costituita da singole persone provviste di facoltà cognitive e libero arbitrio, che senza far chiasso è arrivata anche dal giorno prima, certo lasciando due tonnellate di immondizie sulla strada, certo anche espletando funzioni corporali maschili in piedi ai bordi dei campi di mais e dei vigneti, ma senza fare danni, senza offendere nessuno, qui solo per condividere la forza musicale del gruppo.
Mi resta qualche dubbio sul rapporto tra merchandising di un rock commisto al noir, sperando non vi siano scivolamenti nel settario satanista.
Sono venuti a piedi, in bici, in moto, con i pullman, in auto.
Bruce Dickinson è arrivato da Gatwick pilotando il suo Boeing, ed evidenziando il suo status di star.
No problem, quello che conta è che si son viste tante facce buone sopra gli schizzi horror delle magliette nere.
Guardando nel cuore.
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