Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Teresa Lewis è morta

…, come dichiarato dal portavoce del Governatore della Virginia Bob Mc Donnel alle 21, 12  di ieri sera.

Il cocktail di penthotal e di cianuro ha agito.

L’ultimo pensiero della donna è stato per la figliastra, prima di essere condotta sul lettino della crocifissione.

Muore con lei, ancora una volta, anche quel grande Paese, incapace di uscire dalla mentalità di frontiera, anche se Obama dichiara che gli USA non saranno più il gendarme del mondo.

La “frontiera”, come sempre, è soprattutto interiore, riguarda l’anima, la ragione e le passioni, che qualche volta governano, invece di essere governate.

Un intreccio di interessi politici, di arcaismi culturali, di spirito vendicativo veterotestamentario, di radicalismo puritano, hanno messo a morte una persona povera di intelletto e di possibilità, che aveva senz’altro sbagliato e peccato, ma che se fosse stata diversa socialmente e cognitivamente forse non avrebbe finito la sua vita in questo modo.

Ora, secondo il Governatore della Virginia il suo Stato è più pulito e l’America più onesta. Sappiamo bene che non è vero.

Un fiore per Teresa Lewis e una preghiera per chi fece uccidere.

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