Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Ut unum simus

Senza commenti, in questa Pasqua del 2012, dal mio amico Ermanno ricevo …      

Perché scoppi una guerra, è necessario un nemico da odiare. E’ indispensabile che la macchina dei media manovrata dai governi
crei il mostro. Israele deve odiare l’Iran, perché l’Iran odia Israele e la vuole distruggere. La parola alle armi. Lo dicono la TV, la stampa, i politici. Poi un padre, un israeliano scrive in Rete di amare ogni
iraniano. Lui non ha intenzione di uccidere nessuno. Si può evitare
una guerra con un appello dal web? Chissà.

Per adesso, trentamila israeliani e iraniani si stanno scambiando messaggi e immagini di amicizia e rispetto impensabili solo settimana scorsa.

Tutto è iniziato qualche giorno fa, con queste poche righe scritte da Ronny Edry di Tel Aviv.

       la lettera:

       “Ciao, sono Ronny. Ho 41 anni. Sono un padre, un progettista
       grafico, un insegnante, un cittadino di Israele. E ho bisogno del vostro
       aiuto.
       Ultimamente, nei telegiornali, sentiamo preannunciare una guerra.
       Enorme. I governi parlano di distruzione, autodifesa, come se questa
       guerra non avesse a che fare con noi. Tre giorni fa, ho pubblicato un
       poster su Facebook. Il messaggio era semplice: “Iraniani, non
       bombarderemo mai il vostro paese, vi amiamo”. Accanto al poster ha
       aggiunto: “Al popolo iraniano, a ogni padre, madre, figlio,
       fratello e sorella. Perché ci sia un guerra tra di noi, è necessario che prima
       abbiamo paura l’uno dell’altro. Dobbiamo odiare. Io non ho paura di
       voi, non vi odio. Non vi conosco nemmeno. Nessun Iraniano mi ha mai
       fatto del male. Non ho nemmeno mai conosciuto un Iraniano … giusto
       uno a Parigi, in un museo. Un tipo simpatico. Qualche volta qui vedo
       un Iraniano in TV. Parla di una guerra. Sono certo che non
       rappresenta tutto il popolo iraniano. Se sentite qualcuno in TV parlare di un
       bombardamento su di voi … state certi che non sta rappresentando
       tutti noi. Non sono un rappresentante ufficiale del mio Paese. Ma
       conosco le strade della mia città, parlo ai miei vicini, i miei
       famigliari, i miei amici e a nome di tutte queste persone … vi
       vogliamo bene. Non abbiamo alcuna intenzione di farvi del male. Al
       contrario, ci piacerebbe incontrarvi, prendere un caffè assieme e
       parlare di sport. A tutti coloro che provano lo stesso, condividete
       questo messaggio e aiutatelo a raggiungere il popolo iraniano.”
       In ventiquattro ore hanno iniziato a condividere il poster su
       Facebook. Nel giro di quarantott’ore gli Iraniani hanno iniziato a
       rispondere ai poster e ricambiare il loro amore per noi.
       Centinaia di messaggi che dicevano Israeliani “vi amiamo anche noi”. Il
       giorno dopo eravamo in TV, sui giornali, prova del fatto che il messaggio stava
       viaggiando. Velocissimo.
       Ora vogliamo fare in modo che il messaggio giunga ovunque, non solo
       alla comunità di Facebook, ma a tutti. Questo è un messaggio da
       parte della gente, per la gente.
       Quindi, per favore, non odiare e aiutaci a diffondere questo
       messaggio
.”

Ronny Edry

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