a voi … miserabili, deserto spirituale, simili a gang-associazioni a delinquere.

Chissà se conoscete il sentimento della vergogna, o se vi è ignoto?

Come faceva il segretario della Margherita Rutelli a non sapere che cosa stava facendo Lusi, spudorato ladro; come faceva Bossi a non sapere delle manovre di Belsito, volto “umano” (lombrosianamente) al nadir rispetto a quello di un segretario amministrativo come il vecchio Severino Citaristi della Democrazia cristiana, sessanta volte inquisito e mai condannato per avere preso una lira del partito o di altri, per sé; come il povero Vincenzo Balzamo, segretario amministrativo del PSI, morto di crepacuore; come faceva Bossi a non sapere di suo figlio Renzo, improbabile consigliere regionale, o di tale Rosi Mauro, vicepresidente del Senato (incredibile!), come faceva? Impossibile.

E come faranno i Casini, i Bersani e gli Alfano a riformare il finanziamento pubblico ai partiti?  Avranno il coraggio e la capacità di rinunziare ai prossimi 100 milioni in arrivo, tanto per dare un segnale di cambiamento? Oppure non possono più farlo perché li hanno già impegnati? Avranno il coraggio di ridurre da 4 a 1 euro per voto il finanziamento, se deve restare “pubblico”? Temo siano domande retoriche.

E infine, dov’erano fino a prima che si scoperchiasse la immonda e infetta pentola di questa forma di malversazione?

La democrazia non dipende solo dal finanziamento pubblico dei partiti, altrove non è così.

Chissà se sta venendo il momento di cambiare questa èlite (si fa per dire, citando Pareto) mediocre e fallimentare che imperversa da un ventennio e più?

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