Cerchi nell’acqua
… trascrivo dal racconto “Solaris, o The whispering in the light“, tratto da La terra del confine di Renato Pilutti, ed. La Bassa, Latisana-Portogruaro 2002, p. 124:
“(…) Allora essi sentirono il calore di quell’immensità azzurrina, senza confini, nella quale ogni tanto gli pareva di intravedere i cerchi concentrici come per un sasso gettato. Quei cerchi che si portano fino alla sponda degli astanti e poi fino ai confini opposti, che non si vedono perché sono oltre la distanza, o forse talvolta non vi sono neppure. (…)”
e poi dal romanzo “Un altro mare” di Claudio Magris, ed. Il Sole 24 ORE 2012, da Garzanti Editore 1991, p. 48:
“(…) Un sasso cade nell’acqua e onde concentriche si allargano sempre più lontano fino a sparire, ma è solo la nostra vista debole che non le scorge più, da qualche parte esse sono; il mare è increspato, forse oltre le colonne d’Ercole (…).”
… che bello la stessa immagine in due scritti così vicini così lontani …
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