In morte e in vita di Anna Maria
San Vito al Tagliamento, 4 luglio 2012
Lunedì scorso alle 7 e 21 Francesca mi invia un sms “La mamma è diventata un angelo”
Le rispondo “lo è sempre stata”
Anna Maria non c’è più ai nostri occhi quotidiani, ma c’è per sempre ai nostri occhi interiori
Se la sua anima sia immortale è oggetto di Fede, e noi crediamo
La sua verità di persona che molti dei presenti hanno conosciuto è testimoniata per tutti noi da Francesca, da Carmen, da Eleonora e da Veronica
I gesti e le parole di Anna Maria sono presenti nella loro vita, così come nella vita di tutti coloro che ha incontrato e con cui ha dialogato
Essi, gesti e parole, sono per sempre: in questo senso, Francesca, quando ti ho risposto che vostra madre è sempre stata un angelo volevo dire che ogni cosa che facciamo è per sempre dal punto di vista di Dio, a cui nulla sfugge, al cui cuore nulla è senza valore
Anna Maria, donna, lavoratrice, moglie e vedova forte, mamma, l’ho vista dove si trovava solo due mesi fa, l’ho sentita -mi è parso- come piangere dopo che Francesca l’aveva salutata; qualcuno può dire che si è trattato di un riflesso, stanti le sue condizioni neurologiche; io non so se sia stato un riflesso o un sentire -anche se remoto- le ragioni insopprimibili del cuore, della vicinanza di una vita cui si è dato tutto, appunto, la vita stessa… un sentire manifestato con quell’accenno di pianto … non so
Il tempo che fugge sopra e dentro di noi sembra un censore spietato, ma è solo il nostro punto di vista che lo vede tale … in realtà esso non esiste se non nelle nostre paure
Il tempo è oggi, che contiene tutto ciò che è stato e prepara quello che verrà
Il tempo è questo nostro stare insieme oggi, questa preghiera per l’anima di Anna Maria che è anche preghiera per le nostre anime
Ora la sua anima è fuori del tempo, perché si trova all’origine del tempo che si chiama eternità, e la pace la circonda, una pace luminosa e quieta
Ci si chiede a volte la ragione del dolore e non abbiamo risposte, specialmente quando riguarda bambini e innocenti … ma il dolore serve? è una domanda da farsi?
Ce la facciamo sempre questa domanda e la risposta è nelle cose che accadono: la vita che se ne va da qui -anche dolorosamente- lascia vita, lascia amore in chi resta e tra chi resta, non è vero Francesca, Carmen, Eleonora, Veronica?
È forse questa la ragione incomprensibile del dolore? Dolore che ci fa rimettere in sesto nel nostro pensiero le cose veramente importanti? E ci fa scartare quelle che non contano anche se ci tormentano?
Ecco forse anche questo è un dono di Anna Maria la cui vita semplicemente trascolora da un tempo fatto di ore giorni stagioni e anni a un tempo fatto di pura Verità, di puro Essere, insieme con Chi ci ha voluti a questo mondo per qualche ragione
… e torniamo alle parole di prima: Anna Maria è stata tra voi e anche tra tutti noi, perché le infinite trame dell’esistenza sono tessute per tutti, anche per chi non si incontra mai, e la sua presenza ha creato qualcosa di unico, di irriducibile, di eterno, nel fluire della vita che è passata tramite lei alle sue figlie e che da queste già si sta trasmettendo al futuro e ad altre vite … Francesca, Carmen, Eleonora, Veronica …
Finiamo qui un pensiero che potrebbe anche proseguire, ma è bene che il silenzio riprenda il suo posto con la riflessione e la meditazione sulla nostra esperienza di dolore, ma anche di speranza, di fiducia nel fatto che ogni cosa ha un significato, e se è buona dura in eterno
Mandi, Anna Maria, nel significato più profondo del nostro saluto friulano: che Dio sia con te
Amen
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