Dimore
…cerchiamo, noi che siamo viandanti del tempo.
Forse vale la pena tornare ai pensieri antichi, quelli che dicono: ogni cosa è bene, il male è solo nella libera scelta dell’uomo, che a volte non ragiona, credendo che il proprio particulare vantaggio sia la scelta migliore, a ogni costo.
Ma così non è: la cooperazione è la scelta migliore, il win-win è la scelta più saggia che permette a ciascuno di difendersi meglio.
Tutto ciò che è cospirativo di qualcuno verso altri, tutto ciò che è solipsistico, egoistico, autoreferenziale, superbo, danneggia anzitutto il Miles gloriosus che lo interpreta. Plauto ci insegna, ma anche l’esperienza ce lo insegna.
Abbiamo bisogno di nuove dimore dello spirito, in modo che riesca a fermarsi dove si può riposare dal suo errabondo vagare nel mondo.
Dimore che esistono, anche se non ne conosciamo l’ubicazione, perché non è stata stabilita da alcuno, prima che ci mettessimo in cammino.
Non sappiamo dove la strada, dove le infinite strade ci stiano portando, ma camminando possiamo anche disegnare gli itinerari e i sentieri ardui che portano alla sapienza, alla sapida scientia che ci saprà dire che cosa fare, che cosa scegliere, il discernimento…
Caro lettore che ogni tanto apri il mio racconto, ti saluto dalla cengia petrosa del mio pensiero, mentre attorno alle cime si intravedono nuvole e chiazze d’azzurro.
Continuo il cammino lungo l’aspro sentiero. Un grande silenzio mi accompagna …
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