Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Totalità e Infinito

Il titolo è quello di un libro fondamentale (Totalità e Infinito. Saggio sull’esteriorità, Jaca Book, Introduzione di S. Petrosino, di fronte e attraverso, Milano 1980-2010) di Emmanuel Lévinas, pensatore ebreo lituano di cultura francese (Kaunas 1905-Parigi 1995).

Studioso del Talmud e di Heidegger, Lévinas si pone il tema della relazione tra il Soggetto che è ciascuno di noi e l’Altro rappresentato dal Volto. Il Volto è un altro-soggetto conoscente, che di per sé non può essere mai del tutto conosciuto dal primo Soggetto, né viceversa.

Per Lévinas la realtà non è mai del tutto determinabile come oggetto conosciuto, poiché essa continuamente sfugge alla definizione, restando solo -se mai- dentro una qualche possibilità di comprensione dell’io che entra in un relazione costitutiva con la realtà stessa.

L’Altro è sempre irriducibilmente “altro” e rinvia alla ricerca di un fondamento, atto a una ri-partenza conoscitiva del pensiero.

La riflessione radicale comporta questo: ciò che posso conoscere, di me stesso e del mondo, dipende da un confronto costante, in-tenzionale, cioè in-tensione verso l’altro-da-me.

La conoscenza certa ed evidente della realtà, così come insegna la tradizione aristotelico-tommasiana, non viene meno come dopo il “cogito cartesiano“, che ha posto il Soggetto al di sopra di tutto, ma si rafforza nel confronto radicale con l’Altro (cfr. anche in M. Buber e J.-L. Nancy)…

…perché la conoscenza certa ed evidente è sempre solamente umana, quindi progressiva e in-terminabile, infinita quindi come totalità che si conquista lentamente senza mai possederla del tutto (cfr. la definizione “scolastica” di “eternità”: interminabilis vitae tota simul et perfecta possessio).

Il valore del pensiero levinassiano, di questi tempi-egoisti ed egolatri, quando sembrano (appunto, sembrano) vincere la partita giocatori di poker di tutte le risme, sta proprio nell’aver messo in questione l’assolutezza idealistica dell’Io, come soggetto-in-grado-di-conoscere-senza-l’Altro.

Humilitas est virtus quam Lévinas diligit.

 

 

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