Il Fantasma dell’Inautentico
Dopo Grillo pontefice dell’ovvio, ecco torna Celentano che canta, e fin qui tutto bene, perché è il suo mestiere nel quale talora ha eccelso.
Con lui Gianni Morandi, ragazzo del ’45 -mi sembra- dai capelli tinti. Basta?
No, fanno i profeti, cioè ti parlano-davanti, come Isaia e Geremia e Ezechiele, e Giovanni Battista e, non vorrei esser blasfemo, quasi come Jehoshua ben Josef ben Nazaret, Gesù, dico.
Sono antichi Nebiim di Palestina redivivi, o fantasmi dell’inautentico? Forse solo presuntuosi replicanti. Anzi, Celentano, al singolare.
Oramai quest’uomo è la controfigura del sapiente predicatore che si arroga di essere, parlando di ciò che non sa, con la postura di star-per-dire cose furbesco-epocali tipo “fine della storia“, “decrescita“, “politici corrotti qui e là“, e invece sono scontatissimi slogan. Bastava Il ragazzo della via Gluck.
Mito che è diventato un rito, come una cozza che si crede capasanta.
A proposito, l’ho sentita ieri: una tipa ha detto al suo lui: “se vuoi me, devi sapere che costo, perché sono una capasanta, se non volevi spendere potevi prenderti una cozza“.
Ecco, di fronte allo spettacolo dell’Arena di Verona, mi è venuta in mente.
Perché non la smettono? Perché continuano a coltivare le serre dell’ovvio e del banale?
Perché non sia accontentano di una vita in cima alla fama e ai guadagni?
Perché infierire su un pubblico che deglutisce tutto? Invece di riproporgli, per esempio, Ringo…
Colpito a piombo nella schiena
lo vidi steso nel deserto
che respirava come un morto
scattò brillando la mia lama
e la pallottola levai
e la sporca vita gli salvai
a quel Ringo
coro: Ringo – Ringo
…
nel West
la gente adesso dice
che la mia mano fu veloce
che superò quel pistolero
ma se passate al cimitero
nessuno sa
chi ce l’ha messa la stella d’oro
sulla fossa del Ringo
coro: Ringo – Ringo
Ecco, questo va bene, le sue canzoni, non le sue prediche da fantasma dell’inautentico.
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a proposito di cozze e di capesante, ecco spiegato il motivo per cui non mi va troppo di mangiare pesce.
mandi