Il delinquente incolpevole
Delinquente è da delinquere, dal latino delinquere e delictum, cioè delitto, misfatto, fallo, errore, mancanza.
In latino si dice delinquere alicui (o adversus aliquem), cioè mancare verso qualcuno.
Il delitto, nell’accezione linguistica e giuridica non significa dunque solo, come nella vulgata accezione, solamente omicidio.
I delinquenti sono moltissimi allora.
Ve ne sono di pubblici e di esposti al pubblico ludibrio mediatico, e ve ne sono di privati, non esposti ad alcun ludibrio. Ne conosco alcuni, di questi delinquenti.
Se quelli della malversazione politica, i Lusi, i Fiorito, gli Zambetti, i Penati, i Pinchi e Pallini che non sapevano nulla (Rutelli, Polverini, Formigoni, Bersani, Di Pietro uauh, il moralizzatore analfabeta…) sono esposti al ludibrio pubblico e forse, almeno, dopo le comparsate televisive che fanno ipotizzare nuove sindromi narcisistico-masochiste da Manuale Medico Diagnostico V, scompariranno impudicamente alla vista nostra, quelli della malversazione privata spesso la fanno franca.
Ve ne sono in tutti i luoghi: per strada, negli stadi, nelle scuole e università, nelle aziende. Ecco in questi ultimi luoghi, accanto alla stragrande maggioranza di brave persone che lavorano, vi sono non pochi delinquenti che delinquono, ma ciononostante vengono onorati come profeti e maghi.
Ripeto: ne conosco alcuni. Questi, basta che abbiano la furbizia animale della sopraffazione e l’intelligenza tracotante e belluina del ricatto, insieme con una certa intelligenza operativa: possono allora fare i delinquenti, circondarsi di mezzecalzette e di omuncoli con le palle di borotalco.
Sono fattualmente e giuridicamente delinquenti incolpevoli, anche se nel cuore e nelle intenzioni della loro torbida coscienza sono simoniaci, barattieri e venditori di mamme, e per Dante sprofonderebbero nell’ultimo girone infernale, alle prese con le fauci infuocate di Lucifero.
La libido voluptatis in questi soggetti è spesso tutt’uno con la libido potestatis.
Ma purtroppo qui non si trovano sotto le sgrinfie della penna di Dante, nostro padre amatissimo, essi stanno fuori dei confini del Còcito e del Flegetonte, del Lete e dell’Acheronte.
Caròn dimonio dagli occhi di bragia non li ha carpiti/ e toccati dal remo che colpisce chiunque s’adagia.
Questi sono delinquenti incolpevoli, capaci di accusare innocenti dei loro delicta, loro sempre innocenti e puri, incolpevoli delinquenti, e trovano udienza presso Minosse, ma non presso Salomone.
Questi fallano, errano, mancano, compiono misfatti, delinquono, ma nessuno li persegue come delinquenti, finché verrà anche il loro momento… verrà, verrà, verrà… e allora le loro colpe troveranno la giusta pena, e sarà un crollo verticale, squassante, definitivo.
E in sovrappiù sono anche menzogneri e ipocriti, falsi e imbroglioni, millantatori e vanesi vanamente protesi alla gloria, inconsapevolmente sull’orlo del baratro che li inghiottirà, sine ullo dubio, alfine.
E per l’aria voleranno gli stracci.
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Siamo circondati da lupi, ovunque lupi !
E qui, mi par lecito ricordare una delle favole di Fedro,poeta latino, [15 a.C 45 d.C] “”Lupus et agnus “‘ ” Il lupo e l’agnello ”
“Ad rivum eundem lupus et agnus venerant , siti compulsi.
Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.”
Molto piu’ in basso stava l’ agnello ma ,il malvagio, dall’alto,cosi’ infierisce:”Tu mi intorbidisci l’ acqua che bevo”
E il timido agnello cosi’ si difende :”
“Quomodo possum ,quaeso, facere,quod quaereris , lupe ?”
Come posso fare cio’ , se l’acqua scorre da te verso me, o lupo ? Allora l’ improbo attacca con la seconda accusa:
“Ante hos sex menses , male dixisti mihi !”
E l’agnello:”Equidem natus non eram “Non ero ancora nato !
Cosi’ ecco la terza accusa :”Se non sei stato tu, a dire male di me , allora certamente lo fece il padre tuo .”
“Atque ita correptum ;lacerat iniqua nece ”
Quindi , dopo averlo afferrato, lo sbrana con una ingiusta morte.
Difendiamoci da questi lupi !
Grazie Fedro ,grazie Pilutti della vostra voce .