Gli Apoti
…son “quelli che non la bevono“.
Speriamo stiano diventando sempre più numerosi coloro che sono in grado di operar discernimento tra i detti talor sgrammaticati -quasi sempre banalmente ripetitivi- dei politicanti e degli antipoliticanti, che quasi pari son nella vuotezza.
Apoti perché, anche se assetati di giustizia, stanno cercando sorgenti pure di acque cristalline, ove sostare.
Una nuova sorgente di Agar.
Traversata di deserto. Un deserto non cercato, provocato dall’inaridimento delle sorgenti.
La rappresentanza della politica necessita di una crisi salutare.
Sorgenti perse per la progressiva distanza maturata tra chi rappresenta e chi è rappresentato, le cui vite si svolgono su piani diversi, le prime nella sicurezza, le seconde nell’incertezza e nella precarietà. Anche L’Europa dei 27 aumenta la distanza, con un federalismo continentale autoritario (ah Merkel, finirai anche tu!) non irrorato da un federalismo nazionale. L’Europa non è governata democraticamente.
Sorgenti antiche perse come linguaggio, come princìpi, perdita non rimediabile solo con il sistema massmediatico.
Il tema è quello del pensiero e del valore, da riprendere. Il pensiero che mette in ordine logico le idee, e il valore che ispira la scelta per il bene comune, bene che fonda anche quello individuale. Non è vero il contrario.
Il mondo è cambiato e cambierà ancora molto, e l’Europa in esso.
Solidarietà e sussidiarietà tra i popoli e le generazioni, occorre, come fondamento della scelta politica. Accettazione del cambiamento.
La discontinuità è un bene che modifica e rivitalizza le menti, ma va governata, così come questa Italia e questa Europa.
Lavorerò per ampliare il numero degli apoti, memore di Gobetti e Prezzolini.
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