La via del pensiero occidentale (dal IV al XVI secolo)
Agostino può essere considerato il punto iniziale e dirimente del nostro percorso.
Sintesi tra la cultura greco-latina e quella biblico-evangelica, il vescovo numida, inquieto ricercatore dell’infinito, in Italia, a Milano, dopo l’incontro con il vescovo Ambrogio, trovò una strada che lo condusse lontano.
Da manicheo, quale era in gioventù, divenne fervente cristiano e capo spirituale della sua comunità africana. Ippona, l’attuale Hannaba in Algeria.
Morì mentre i Vandali assediavano la sua città, ma il suo pensiero non finisce.
Incontriamo poi Boezio, l’antropologo, e Scoto Eriugena, Anselmo, cantore di Dio come concetto inoppugnabile presente alla mente umana, Abelardo, primo laudator della ragione umana in un tempo nel quale tutto era abbandono di fede, e Bernardo, suo tremendo avversario.
I grandi musulmani Al-Gazali, Alfarabi, Avicenna e Averroè. Avicebron e Mosè Maimonide, ebrei.
Tommaso d’Aquino è il teologo che mette insieme il ritrovato Aristotele con Agostino, Boezio, Gregorio Magno. Tommaso, la via maestra.
Bonaventura da Bagnoregio, francescano, nell’itinerario della mente verso Dio. Raimondo Lullo e Sigieri di Brabante, aristotelici ma non troppo.
Giovanni Duns Scoto e la sua haecceitas, Guglielmo d’Occam e l’occasionalismo. La purezza di Giovanni Scoto e il coraggio di Guglielmo.
Meister Johannes Eckhart, eretico (così fu ritenuto) in ricerca di Dio nel fondo dell’anima.
Marsilio Ficino e Nicola di Kues, platonici in un’accadema aristotelica un po’ stanca. Coincidentia oppositorum e gli infiniti matematici, che inconoscibilmente dicono qualche cosa di Dio.
Poi tutto cambia, la visione del mondo e delle cose umane, con Copernico, Galileo e Keplero
Campanella e Bruno, e gli infiniti mondi. Campanella si salva la vita e Bruno no.
Frate Martin Luther e la Riforma.
Siamo in vista della rivoluzione cartesiana, quando il mondo e l’autocoscienza “incominciò ad esistere solo se vi è consapevolezza di sé“, altrimenti vi è il nulla.
Non lontano dalla dottrina del dubbio di Agostino.
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