Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Alla luna

O graziosa Luna, io mi rammento
che, or volge l’anno, sovra questo colle
io venia pien d’angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva,
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto,
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta Luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l’etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l’affanno duri!”

(G. Leopardi, Canti, Paravia, Torino 1960, 111 )

 

Stasera la luna tra le nuvole mi ha detto “Son qui“,

Ti vedo, le ho risposto, lì da molto prima che nascessi,

e sarai anche dopo che sarò tornato ai miei sogni“.

Alla mia età il conte Giacomo non era più,

se n’era andato.

La mia sorte, invece, m’ha lasciato qui a contemplar la luna.

Non sappiamo il tempo del passaggio,

del transito verso i cieli nuovi.

Buio avvolge il momento.

La notte  è alta. 

 

 

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