Sinaptica, vel immensa per aequora
Charles Scott Sherrington, neurologo, sostiene che le connessioni neurali in un cervello umano medio sono il numero 1 seguito da 76 zeri. Un oceano dove cominciamo a navigare sempre più coscienti della sua dimensione: immensa per aequora, per gorghi immensi sospinti, cantava Virgilio.
Ne scrive Lamberto Maffei nel suo recente La libertà di essere diversi. Natura e cultura alla prova delle neuroscienze (Il Mulino 2011). Tra l’altro: “Se uno scienziato pignolo volesse contare tutte le sinapsi e impegnasse un secondo per ognuna, impiegherebbe circa 32 milioni di anni per completare il conteggio. Nel nostro cervello vi sono almeno centomila miliardi di questi piccoli centri continuamente attivi che regolano il nostro comportamento e il nostro pensiero (…)”.
E Alain Berthoz, in La Vicariance. Le cerveau créateur de mondes, (Odile Jacob, Paris 2013), studia la plasticità e il movimento di cui è capace il cervello. Esso cambiando ci cambia, e noi vivendo lo cambiamo. Lavora per aggiustamenti continui dandoci sempre margini ulteriori di decisione, permettendoci sempre di modificare “punto di vista“. Il riflesso pavloviano non domina il cervello umano, anche se a volte funziona per economicità di gestione, potremmo dire. La selezione evolutiva del materiale biochimico che costituisce il cervello ha sempre più affinato le sue funzioni, senza trascurare il ruolo di sostanze psicoattive che ivi trovano recettori naturali. Ciò non significa che cannabis o mescalina debbano essere di uso comune, ma che occorre approfondire la tematica.
Se poi consideriamo le percezioni neuromentali delle emozioni, siamo in grado di dire che da Aristotele, che elencava 11 passioni, mentre Spinoza ne riconosceva 48, siamo arrivati a definire la possibilità che le emozioni muovano i sentimenti da una struttura unitaria (B. F. Skinner). Un altro ricercatore, Jaak Panksepp (Affective Neuroscience. The Foundations of Human and Animal Emotions) sostiene che la struttura cerebrale riconosce solo 5 emozioni: felicità. tristezza, rabbia, paura e disgusto.
Lavoro e tanta strada da percorrere ancora.
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