frammenti
Degli autori antichi spesso non abbiamo testi completi, ma solo frammenti, lacerti di scritti salvati da incendi e distruzioni, ricopiati da pazienti scribi o da monaci. Di molti contemporanei abbiamo frammenti che sono opere complete e opere complete che sembrano frammenti. Poesie sintetiche, ermetiche, simboliche, detti, aforismi e lampi di pensiero nel buio.
Non so se sia più interessante la scrematura operata dal tempo e dalle vicende umane e naturali, oppure la scelta di scrivere intenzionalmente cose molto brevi.
Paul Valery parafrasa Cartesio scrivendo “a volte penso, a volte sono“, non chiarendo se intenda togliere il nesso logico al “cogito, ergo sum” cartesiano, o vuole semplicemente scherzare.
Baudelaire si propone faceto su Dio dicendo che “è l’unico essere importante che non occorre esista veramente“.
Forse non accorgendosi che così dicendo si immerge nella metafisica e nella logica classica, che separa il concetto di “essere” da quello di “atto d’essere” o di “esistere“. Heidegger, con il suo “esser-ci” doveva ancora arrivare.
Ma a Baudelaire non interessava la logica classica ed è importante per altro. Montaigne, Pascal, Schopenhauer, Kraus e altri hanno lavorato molto con gli aforismi pensando che gli scritti brevi siano più accessibili ed efficaci. Mi pare sia vero, anche se la differenza, come in ogni cosa, viene data dalla qualità. Se prendiamo un frammento da una trasmissione televisiva attuale, probabilmente non ne caviamo un accidente, perché ogni passaggio è significativo solo nella logorrea del conduttore.
Il modo di parlare corrente, specie quello giovanile, è spezzettato, rapsodico, criptato, sintetizzato, talora borbottato informemente quando il suono che rinvia a un segno e a un significato, si fa quasi impercettibile o addirittura confuso. Il suono percepito, in quei casi, non corrisponde al lemma, al termine che per convenzione condivisa significa qualcosa, e allora il frammento si fa insignificante, deludente o addirittura fuorviante od offensivo.
Forse allora serve porsi questo tema come argomento non banale per questi anni, in cui il frammentismo non ha, né le caratteristiche degli aforisti moderni e contemporanei, né le caratteristiche del lacerti antichi.
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