Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Morire per un ask o un tweet

cyber-bullyCari ragazzi,

cosa vi succede? O cosa vi fate succedere? Come vi parlate? Vi parlate? Come? Vi ascoltate? Che vi prende quando insultate per telefono la vostra amica? Quando scrivete “ammàzzati“. Ma sapete che cosa è la morte? Che cosa è ammazzarsi? Per che cosa poi? Perché lasciate che quelle due vostre amiche si diano botte? E le filmate pure? Perché dite che è uno scherzo trascinare in bagno la vostra compagna di classe minacciandola con i piselli fuori?

Avete visto che lei si è lanciata dal settimo piano ed è morta? Perché è morta? Che cosa aveva fatto per subire la pena di morte? Oppure la morte è uno scherzo, per voi? Pensate che buttarsi dalla finestra  sia un cartone animato nel quale non si muore? O un videogioco?

Cari papà e mamme,

dove siete finiti? Siete finiti? Parlate con i vostri ragazzi o li accontentate con i soldini? Li vedete sdraiati inanimati sporchi fumati scorreggioni pigri dormiglioni, gli dite qualcosa, o vi fermate solo indulgentemente ignorantemente a guardarli?

Che fare? Che fate? Che facciamo? Ci pensiamo? E’ un tema che ci riguarda?

Cosa sta succedendo: la solita guerra intergenerazionale o qualcosa di diverso e sconosciuto?

La connessione continua ci sta modificando? Ci sta distanziando dalla realtà della carne e del sangue? Ci sta ingannando?

Siamo ancora fatti di carne e di sangue, di dolore e di parto, di morte e di malattia? Di orgasmi e di pene?

Dove stiamo andando? Stiamo andando?

Che cosa c’è dietro quella curva?

 

 

 

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