Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il farneticante

farneticareFarneticare può dirsi anche vaneggiare (dire cose vane) o delirare (essere presi dal delirio). Deriva dal verbo greco phrenetìzein.

Chiunque può farneticare in certi momenti. Vi è però sempre qualcuno che sceglie la farneticazione come propria cifra comunicativa e linguistica. Uno di costoro è Grillo, il comico televisivo trasformatosi da qualche anno in politico. Questo signore, più che benestante, pretende di rappresentare il popolo, e si permette di insultare, parlare sopra, prevaricare amici e nemici. Ha stancato.

Farneticare è dire cose senza un filo logico plausibile, è declamare frasi senza connessione, proclamare slogan e conclusioni infondate, è un luogo verbale dove non si rispetta l’esigenza di fondare il ragionamento su premesse razionali, ma sullo sproloquio.

La farneticazione stanca. Pare che la mente umana non sopporti più di tanto il disordine logico, e ricerchi invece una specie di armonia del discorso, che in quel caso manca. Chi farnetica, come il su citato e come molti conduttori di talk show, prima o poi satura in maniera naturale una mente ancora aperta e curiosa: rischia invece di intontire, imbambolare ulteriormente chi è già sulla strada dell’indebolimento cognitivo.

C’è da pensare soprattutto ai ragazzi che rischiano di subire questi modelli negativi di comunicazione, così mettendo a repentaglio ancora di più la qualità delle loro relazioni intersoggettive, già duramente provate dal sistema massmediatico e dalla telefonia mobile, così pervasiva e onnipresente nelle loro vite.

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1 Comments

  1. Caro Renato non ho la presunzione di “commentarti” mi permetto solo di notare come la tua precisa e profonda valutazione dei fatti e soprattutto delle persone colga sempre nel segno ….
    Ciao

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