Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

sorrisi stronzetti o stronzi sorridenti?

 

Caro lettor che navighi… ahsorrisini stronzetti che bel chiasmo!

Van… qualcosa, sì quello lì, quello dell’Europa, quello che ha la particella genitiva fiammingo-germanica “van“, come van Beethoven e Van Basten (ambedue di ben altra tempra e valore), e che è la parte più significativa della sua personalità. Van Rompuy. Che cosa?

E poi quell’altro, il portoghese “vino tinto” i capelli, pacioso falsetto come un maggiordomo vittoriano, chiamato Barroso.

Eccoli là che sogghignano di Renzi, e quindi dell’Italia.

Come nell’ottobre del 2011 fecero il diversamente nano Sarkozy maritato Carlà (ah ah) e la immarcescibile Frau Merkel: quelli sorrisero sardonicamente-sarcasticamente-ironicamente di Berlusconi, e dunque dell’Italia.

Questi e quelli sono sorrisi sbagliati, anzi stronzetti. Che cosa ci insegnano costoro? Falsi, freddi, asettici, distanti.

Due inoffensivi figurini… ma da dove vengono? Che meriti hanno? Che cosa hanno fatto nella vita da essere collocati là? Ah sì, basta guardare le loro paginette di Wikipedia… visto? Niente di che.

Personaggi da tagcloud, dimenticabili, anzi già quasi dimenticati, visto che a maggio spariranno alla vista.

Due perfette perifrastiche attive latine (tipo ituri, morituri…), o figure retoriche di terz’ordine, come un’ipallage.

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