Vasilj Aleksandrovič Archipov
Mi è stato chiesto stasera se lo conoscevo. No, e bravo Roberto! Vasilj Aleksandrovič Archipov, proprio no, non l’avevo incrociato su alcun testo, o sul web, o in qualche citazione culta. E’ proprio vero che sono tecnicamente “ignorante“, nel senso che ignoro molte cose, anzi, me ne rendo conto ogni giorno di più.
Il comandante Archipov (nato nel 1926 a Zvorkovo e morto nel 1998 a Staraja Kupavna in Russia) era il secondo ufficiale sul sommergibile B-59 della classe Foxtrot nel mare di Cuba nel 1962. Si era nel pieno della crisi dei missili, a rischio reale di guerra tra Unione Sovietica e Stati Uniti d’America, e quindi di catastrofe mondiale.
Nei pressi la Portaerei USS Randolph lancia bombe di profondità per snidare il sottomarino nemico. Il comandante sovietico non ha ordini, ma regole d’ingaggio: di fronte all’attacco americano consulta il commissario politico e il comandante in seconda Archipov. Una reazione termonucleare sarebbe stata possibile se i tre avessero convenuto all’unanimità.
Ma Archipov si oppone. Qualche giorno dopo i sovietici smantellano i missili e la guerra è scongiurata. La ragione umana che governa sul sentimento e sull’ideologia.
Onore al comandante Vasily Aleksandrovič Archipov. Forse dobbiamo essergli grati per essere ancora qua a respirare l’aria azzurra di questo mondo.
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