Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

esser-uomo

uomo integrale eFiglio mio/ poeta dolcissimo/ carme caro/ non ti abbiamo perduto/ non ti perderemo mai.” L’epigrafe oggi mi coglie e mi sorprende per strada, d’un tratto, all’improvviso, Enrico a ventidue anni muore, scegliendo.

Papà e mamma di Enrico hanno colto il senso, scrivendo poche parole spezzate dall’infinito-dolore e intrise di speranza.

“(…) di poco inferiore agli angeli (…), canta il Salmo 8: angelo era ed è ora -del tutto- Enrico, così come sono demòni altri umani.

Un roditore è l’uomo, modifica ogni cosa. Lo sfregio che il suo lavoro compie sull’opera divina è visibile. Per l’uomo l’impossibile è una frontiera che arretra sempre. L’uomo dà l’assalto all’infinito (V. Hugo)”. Jekill e Hyde, forever.

Bernard Placidus Johann Nepomuk Bolzano (Praga, 1781-1848), andando oltre lo psicologismo mentalista e il materialismo positivista, sostiene l’esistenza di oggetti logici puri e spiega così: “Su un albero vi possono esser 126 fiori, ma io non so dove si trovi l’albero, oppure vi possono essere 127 fiori su quell’albero, ovvero ancora quell’albero non esiste“. Come faccio dunque ad affermare che le cose esistono solo in quanto conosciute (psicologismo), oppure che possono esistere senza essere conosciute (materialismo). Devo finalmente ammettere che possono esistere infinite cose in sé (Warheit an sich, Verità in sé) e dunque come puri enti logici. Se qualcuno obietta che “non si danno verità in sé“, gli si può rispondere che, appunto, neppure quell’affermazione ha fondamento, essendo un’asserzione logica, e dunque, in quanto auto-contradditoria, si danno, eccome, le verità in sé (cf. Bernard Bolzano, Dottrina fondamentale, &1-45 Dottrina della scienza, trad. it. G. Rigamonti, note e apparati L. Fossati, Bompiani, Milano 2014).

Michael Gazzaniga è un neuroscienziato che si occupa del rapporto tra responsabilità (libero arbitrio) e determinismo bio-mentalista, anche in funzione del diritto penale. Egli studia le neuroimmagini per cercare di comprendere se nel cervello di un individuo si possano riscontrare le tracce, anche remote, di una possibilità di delinquere (cf. Minority report di S. Spielberg), anticipando o sostituendo addirittura i test in uso da un secolo in psicologia clinica (cf. www.societàdineuroetica.it). Ma Gazzaniga nega che si possa passare ad un biologismo puro, ferma restando la dimensione antropologica, cioè psicologica e filosofica umana, atta a comprendere la fragile tenerezza di Enrico, la grandezza e la cattiveria (come prigionia di sé), le contraddizioni e l’infinita inquietudine dell’uomo integrale.

Uomo, esser uomo è possibile, vero, caro lettor meridiano?

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