Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’io come cervello

churchland-web…è il titolo di un libretto appena uscito da Raffaello Cortina. 308 pagine tradotte da Giambruno Guerrerio, autrice la neurofilosofa Patricia Churchland, di cui qui abbiamo già parlato.

Churchland lavora da una trentina d’anni sul tema della relazione tra neuroscienze e filosofia, lamentando una ancora scarsa attenzione dell’accademia filosofica verso gli studi della fisiologia del cervello umano. Mi ci ritrovo: lungi da me il pensiero che un giorno la scienza possa mostrare che siamo delle mere bio-macchine, cioè dei viventi complicati, ma non complessi, destituendo di ogni plausibilità la coscienza e l’autocoscienza, ma un’integrazione conoscitiva tra le scienze della natura e le scienze dello spirito (Dilthey) è fondamentale.

In questo libro la docente di Chicago indaga “Il funzionamento del sistema nervoso centrale, l’evoluzione della morale  dagli invertebrati all’uomo, la monogamia negli animali e nell’uomo, il sonno, il sogno e i loro enigmi, le conseguenze delle scoperte neuroscientifiche sul diritto penale...”.

Su un versante quasi di confine, Martha Nussbaum, altra gentilissima pensatrice americana, ha appena pubblicato il volumetto Persona Oggetto, in Italia da Erickson, Trento. Il suo tema è “l’occhio della carne“, cioè la dimensione fisica della conoscenza, il ruolo delle emozioni nell’attività cognitiva.

In un mio antico racconto “Il sogno del sole mancante” (La terra del confine, Arti Grafiche Friulane, Tavagnacco 2002) scrissi “anche il corpo sogna“, mentre Martha cita Lawrence, quando fa dire a Lady Chatterley “Credo che sia importante metterci il cuore. Soprattutto nell’amore, quando scopi. Questo scopare senza cuore è solo morte e idiozia“.

Quasi una memoria del giardino delle metafore (P. Beauchamp e P. Ricoeur) del Cantico dei cantici, là dove la libertà della coppia umana si manifesta come inno vitale e origine del mondo: eros desiderante e operativo, eros potente e pacificatore, donatore di equilibri e sintesi tra la dimensione fisica e quella poetica, tra la carne e lo spirito, tra la debolezza e la forza, tra il divino e l’umano.

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