Ratio et amentia
nel titolo cito la ragione e la follia, non a caso: infatti, succedono cose che fanno quasi pensare allo scatenamento dello spirito del male, come racconta Giovanni nell’Apocalisse (che significa “rivelazione” non “catastrofe”, o giornalisti e titolisti da strapazzo!) a Patmos, o, se lasciamo perdere questa dimensione, al nostro essere ancora ai primordi come umanizzazione (altrove parlo di ominizzazione, ma è quasi lo stesso).
James Foley decapitato in diretta da tale “John” da Londra, e sappiamo che molti giovanotti occidentali si sono spostati in Siria e Irak per combattere con il cosiddetto esercito jihadista, indottrinati, perché con soglia critica individuale vicina allo zero.
Il deputato Di Battista scrive che la morte di Foley è il contrappasso di Abu Ghraib: per Di Battista, dunque, gli sterminatori in nero sono più o meno come gli americani. Allora voglio citare Heydrich e Himmler, pianificatori dello sterminio nazista; Videla, che buttava giù gli oppositori argentini dall’aereo, certamente con la connivenza indiretta di quel mostro di cinismo che era Kissinger; Pol Pot, che faceva ammazzare a colpi di vanga chiunque, anche chi solo avesse portato gli occhiali; i capitribù Hutu del Ruanda ’96, esperti del machete; gli ufficiali sovietici dell’eccidio di Katyn, e mi fermo qui.
Qui da noi molte persone fanno fatica a sbarcare il lunario, eppure dignitosamente tirano avanti, salvo qualcuno che dà di matto e ammazza i familiari e tenta (a volte non riuscendoci) di ammazzarsi; io faccio fatica a pagare le tasse e chiederò un prestito per farlo, perché non riesco a vivere con il 46% dei miei ricavi: basterebbe solo che lo Stato mi lasciasse il 55%. Chiedo troppo? Si riuscirà a spendere meno e quindi a chiedere un po’ di meno a chi paga tutto? La smetteranno i tre disutilacci Camusso, Bonanni e Angeletti (ancora per poco e mamma mia chi lo sostituirà…) di blaterare a vanvera di autunni roventi, rappresentando poco e malissimo -loro- ormai esigue minoranze?
Sta lavorando la Bestia o siamo (dico in generale, togliendo dal novero te che leggi e… se permetti, anche me che qui scrivo) noi un po’ ancora bestie?
Per consolarmi faccio le mie ferie girando in bici per i paesi del mio bel Friuli, visito quieti cimiteri e cittadine, sfilo nel vento tra le acacie e i platani, ascolto i rumori e i suoni che mi vengono incontro, fino al riposo, al ritorno, alla riflessione di speranza.
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