Ai confini
L’importante è sapere di stare sempre ai confini, siano essi dell’ignoto o delle nostre piccole vite terrestri.
Rotta verso l’ignoto è il sesto film della serie Star Trek, nel quale, quando sta finendo, si odono le parole del Comandante James T. Kirk: “Avanti, seconda stella a destra, e poi avanti fino al mattino“.
Carlo Rovelli, oggi regala ai lettori un articolo bellissimo nell’inserto del Sole della Domenica, dal titolo quasi analogo a questo sopra, soprattutto quando cita Lucrezio: “(…) siamo tutti nati dal seme celeste, tutti abbiamo lo stesso padre,/ da cui la terra, la madre che ci alimenta, riceve limpide gocce di pioggia,/ e quindi produce il luminoso frumento, e gli alberi rigogliosi,/ e la razza umana, e le stirpi delle fiere,/ offrendo i cibi con cui tutti nutrono i corpi, per condurre una vita dolce/ e generare la prole...”.
Noi siamo curiosi e nello stesso tempo limitati, esploriamo il mondo senza tregua, finché abbiamo energie.
Guardiamo fuori e dentro di noi: se guardiamo dentro troviamo profondità inaudite, contraddizioni, incomprensibili spinte, istinto e ragione, passione e ragione, emozioni e controllo…; se guardiamo fuori di noi troviamo di tutto, orrore e meraviglia, suoni e silenzi, contiguità e lontananze.
Se guardiamo dentro di noi troviamo praterie di insicurezza e talvolta forti motivazioni, quasi a onde, a volte con il profilo dei picchi dolomitici…; se guardiamo fuori di noi troviamo cose incomprensibili oppure meravigliose, troviamo cattiveria e ignoranza, e all’improvviso atti di grande umanità; troviamo il culto e l’inclito, il presuntuoso e l’umile, il falso modesto e il ricercatore di verità, troviamo specchi integri e specchi rotti, strade diritte e sentieri interrotti, orizzonti foschi e orizzonti lontani e luminosi…
Infine, se ci accontentiamo, comprendiamo come siamo sempre ai confini dell’ignoto, che si sposta continuamente verso l’infinito.
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