i cretini del sabato
…oggi è stata la giornata dei cretini, cretini a sbafo, cretini a iosa, cretini ovunque,
i primi per strada, quelli che vanno a 38kmh dove c’è il limite di 50, quelli che vanno a 53,5kmh dove c’è il limite di 70, creando code stupidissime ed evitabili, quando posso (e anche talora quando non posso) questi non li sorpasso, ma li salto, lasciandoli lì fermi, in un lampo,
i secondi nel parcheggio immenso e assolato della bella Grado, camperisti che prendono il sole su sdraio aperte tra due veicoli fermi e caldissimi, sull’asfalto bollente, un ciccione addormentato sotto il sole a destra, e una signora in deliquio, ultrasettantenne, a manca, sempre sull’asfalto bollente,
il terzo, se non un cretino, è un profeta presuntuoso, Saviano, che twitta su tutto e poi rimbalza su mille social che mi avvertono che Saviano ha twittato e io rispondo “e a me che cazzo me ne frega se Saviano ha twittato?” (è un po’ disgraziata la nazione che ha bisogno di questo tipo di “profeti”),
il quarto è quello che voleva sparare sul tgv francese ed è stato catturato, graziaddio,
i quinti quelli che non sapevano nulla del funerale di Casamonica, a partire dal sindaco, ma qui non è nuova,
la sesta è una mamma con macchinone, che aspetta in mezzo alla strada ingombrandola, che io esca alla mia destra, mentre lei avrebbe potuto entrare nel park comodamente alla sua destra, e mi guarda con sguardo polemico, la cretina,
cretini diversi ma della stessa grande famiglia antropologica, di cui faccio parte anch’io, pur non essendo un cretino,
parenti delle banane e delle alghe:
guardare la foro sopra per credere e sperare in una loro riduzione, sia pure progressiva
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