Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

la “primipara attempata”

primipara_madreMio caro e paziente lettore,

quando ho saputo che le madri ultra-trentacinquenni che “fanno” il primo figlio, sono definite nel linguaggio burocratico sanitario, come nel titolo, sono sobbalzato sulla sedia, mentre Andrea me lo diceva. Seduto in una sala riunioni dell’azienda slovacca non mi capacitavo, quasi, di come l’idiozia definitoria di certi illetterati funzionari (certamente laureati, perché se no nel pubblico impiego non si può stare, o quasi) possa superare se stessa.

Primipara attempata, dai!

Io ero fermo alla definizione di “allettato” del malato ricoverato in ospedale. “Allettato”, cioè posto-a-letto, non ingolosito, incuriosito, attirato, affascinato,… che sono i significati correnti e condivisi del termine. “Allettato”, burosauricamente deficiente.

Ma poi c’è anche il verbo “attenzionare”, questo di matrice socio-economico-politica. Che dire? Che è una bella gara tra dizioni imbecilli e assolutamente (avverbio che non amo) evitabili.

Non si capisce il gusto di inventare neologismi sgradevoli e inutili, se non cercando motivazioni nel sottile (fo per dir) piacere di mettere una firma sotto una cosa che sembra “figa”, o innovativa. Ma in chi pensa queste cose, anche se titolato accademicamente, forse latita il gusto, il buon gusto e un po’ di “umanesimo”. Latita un sapere che veramente attinga alla cultura e alla storia, all’etimologia e alla semantica di una lingua ricchissima, come la nostra.

Questa è una delle ragioni per cui, invece di pensare a ridurre lo studio delle lingue classiche (Greco e Latino), bisognerebbe implementarlo, altro che!

Trovandomi spesso con persone che hanno studiato discipline tecno-scientifiche come medici e ingegneri, questi (specie i secondi, ché i primi hanno spesso condiviso con me le scuole superiori), si meravigliano della mia comprensione immediata e non “studiata” di termini tecnici delle loro discipline… “Ma è tutto greco, tutti etimi greco-antichi”, dico. Infatti.

E allora, che fare di quei cretini che definiscono una neo-madre trentacinquenne “primipara attempata”?

Rimandarli a scuola, ma al liceo classico, anche se sono già laureati.

E poi filtrare i loro scritti fino alla conversione al buon senso e al buon gusto estetico.

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