Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

…e ora qui vi saluto

20151108_101751…torno alla mia casa/ ai mie sogni/ e vago per il mondo/ che amo/ non pensate a me/ pensiamo insieme a tutta la terra

Ecco l’epigrafe che sento giusta per Giulio, da Fiumicello del Friuli.

Ecco le parole per tutte le persone che hanno lasciato silenziosamente questa vita, e sono stato a trovare nel meriggio del sabato girando per strade secondarie e deserte in bici.

Ecco, il mio tempo è il sabato.

Sono stato per cimiteri silenziosi, ho passeggiato lungo i vialetti e presso le muraglie dove riposano coloro che sono andati via. Le fotografie di un attimo senza tempo: immagini giovanili di persone morte vecchie, o volti ancor giovani, memorie di incidenti stradali, o di toglimenti volontari da questo mondo, volti conosciuti e voci soffuse nella memoria del tempo.

Saluto un coetaneo con cui giocavo a basket, morto vent’anni fa, e la professoressa di matematica delle medie.

Consolazione dei cimiteri, anche quando non sono pieni di neve e l’orizzonte lascia presagire la pioggia, che poi è arrivata. Camminando camminando lungo le interpoderali il silenzio mi accompagna e pensieri, canali in secca e acque correnti si alternano nella grande campagna attonita, in questo inizio di febbraio. Il mese del mio genetliaco. Acquario, dice la tradizione astrologica cui non credo, anche se mi dà qualche segno veritiero.

L’amico mi viene in soccorso mentre cammino nella pioggia, si beve un bicchiere nella vecchia osteria di Belgrado. Nelle Terre di Mezzo il patriarca Niccolò di Lussemburgo, dopo la peste che aveva decimato il popolo alla fine del ‘300, chiamò contadini croati e dunque i villaggi ebbero nomi slavi, toponimi arcaici che ancora denotano il paesaggio. Stamani le campane suonavano forte nella nebbia che tutto assorbe nel monocromatismo della stagione dormiente.

Non occorre andare lontano per essere lontani da tutto, basta qualche chilometro percorso senza fretta e lo spazio ti accoglie, mentre lo spirito della solitudine ti rinfranca il cuore e riposa la mente, intervallando i pensieri con l’invito perenne del suo canto sospeso.

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