I lavori dimenticati
…gli operatori ecologici, cioè i vecchi “stradini”, si vedono per le strade, i muratori pure e i camionisti, ma ci sono altri lavoratori, sottopagati e sconosciuti, perché lavorano di notte, iniziano alle ore piccole, negli ospedali, nelle case di cura e di riposo: sono i portantini e le donne delle pulizie, e i braccianti vittime del caporalato nelle campagne, soprattutto del Meridione italiano… e qui trascuro lo sfruttamento dei minori e delle donne in molte parti del mondo (ex “terzo”) e ovunque la vigilanza venga meno
i portantini, ad esempio, scavallano da un lato all’altro degli ospedali, percorrendo corridoi lunghi e semibui, a portare barelle o medicinali; le donne delle pulizie puliscono cessi, merda e sangue, uscendo dai vuotatoi e dai reparti con i loro carrelli pieni di prodotti, scope e stracci
la fatica del lavoro, se questo è vero, appartiene a tutti i lavori, ma il riconoscimento no, un’equa retribuzione no
la tutela di questi lavori è approssimativa e insufficiente, a volte i sindacati, proprio nella loro funzione essenziale, sono assenti
in altri lavori la fatica e l’impegno vengono riconosciuti contrattualmente e, in qualche caso esageratamente: sentivo stamani dei trattamenti pensionistici privilegiati degli ex parlamentari, dei dipendenti in quiescenza di Camera e Senato, di quelli della regione Sicilia e della Corte costituzionale, una vergogna
accanto a questi squilibri etico-giuridici, c’è un silenzio clamoroso circa le figure dei lavori dimenticati, come se fossero inesistenti, o imbarazzanti per i decisori politici, per le burocrazie che governano le stazioni appaltanti pubbliche, e anche, perfino, per gli organi di controllo
un’opportunità potrebbe essere rendere obbligatoria l’egida del Decreto Legislativo 231 del 2001 per ogni entità lavorativa, sia di produzione, sia di servizio, sia privata, sia pubblica: in questo modo andrebbero in vigore dei Codici Etici, dei Modelli organizzativi e degli Organismi atti a vigilare sui comportamenti di tutti quei soggetti economici che sfruttano il personale, bypassando le norme costituzionali, di legge e contrattuali nel più assoluto cinismo e disinteresse per le più elementari norme di giustizia e di equità sociale
(pezzo senza punteggiatura perché in itinere… fiduciosamente)
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