Eugenetica, più o meno
con tutti i bimbi orfani e a rischio della vita che ci sono al mondo, decine di milioni, di cui si potrebbe chiedere l’adozione, si va a fabbricare un figlio negli USA. Con tutti i crismi dell’eugenetica di stampo nazista, o almeno paleo-positivista e scandinavo. Il “coniuge” più bello dei due offre i suoi gameti (non so come prodotti, ma mi dà conati di vomito il solo pensarlo) all’utero di una bella e giovane donna americana, che ci mette un suo ovocita. Per cui la genetica, se funziona ut in pluribus (perlopiù), dovrebbe dare un risultato ottimo, un bel bimbo. Lo ha dato.
Questo hanno fatto Vendola e il suo compagno, con cui spezza il pane (cum pane). Mi viene in mente un solo nome, Herr Doktor Joseph Mengele, e una sola località, Auschwitz, o Oswiecim, in polacco.
Non ci sono se e ma, perché si tratta di un atto deliberatamente immorale, vergognoso, egoista, narcisista, infausto, triste, insensato e foriero di ulteriore perdita di senso.
Provo a ragionare dopo l’invettiva. Vendola come politico è al capolinea, e alla buon’ora. Aveva bisogno di visibilità e l’ha ottenuta. Ora vediamo che succede.
Che cosa ha ispirato tale scelta nei due “coniugi”. L’amore dicono loro, bene, ma l’amore non è il sentimento della bene-volenza verso gli altri? E non solo verso se stessi? Chi hanno amato in questo caso i due campioni?
Come l’hanno pensata? Come hanno utilizzato la loro libertà relativa di esseri umani? Hanno utilizzato il normale percorso decisionale, ad esempio: Il giudizio (iudicium), 2. La riflessione (consilium), 3. La scelta (electio), 4. Il consenso (consensus), 5. L’azione (actio), non saltando alcun passaggio, ovvero, si sono accontentati del reciproco consenso e dell’azione conseguente?
Perché, se ad un’azione umana responsabile mancano i primi tre passaggi, il giudizio razionale e morale, la riflessione conseguente e la scelta coerente, solo il consenso e l’azione sono solo spezzoni insufficienti dell’agire razionale.
Vediamo meglio: a) il giudizio razionale e morale su un atto deve valutare tutti gli aspetti dell’atto stesso, le sue implicazioni valoriali circa l’atto, la sua intrinseca bontà o malignità… nel caso trattato la componente egoistica e narcisistica sembra prevalente su ogni altro aspetto; b) non pare sia stata fatta un’adeguata riflessione sulla scelta, sia sotto il profilo morale, sia sotto il profilo politico, giuridico e sociale, in quanto sono andati in America per ottenere quanto voluto, implicitamente ritenendo che la normativa italiana non fosse soddisfacente: per loro sembra sia lecito moralmente tutto ciò che lo è giuridicamente, ma, belli miei, non funziona così, perché è il diritto a dipendere dall’etica, non viceversa, anche se la vostra etica è utilitarista ed egoista; c) circa la scelta, questa è stata senz’altro coerente con il consenso previo che si sono dati, non certo con un’etica della persona, che non può mai essere un mezzo, ma sempre un fine (lezione evangelica e kantiana); d) il loro reciproco consenso e l’azione conseguente non sono che l’epilogo di una grave stortura logico-argomentativa ed etica.
Si può sintetizzare così la scelta dei due: in base a valutazioni meramente autoreferenziali, tatticamente politiche ed eticamente confuse, nell’agire concreto hanno prodotto un figlio di uno dei due con una donna altra. Quell’essere umano è stato un mezzo per soddisfare la loro libido procreandi, cosicché, non potendo farlo direttamente, in quanto maschi tutti e due, hanno pagato un animale femmina umana per avere la loro personale soddisfazione.
Ora mi chiedo come li chiamerà questo bimbo? Papà? Mammo? Per nome? Genitore 1? genitore 2?
Dicono che la famiglia estesa è già pazza del bimbo, e la mamma naturale è pazza anche lei? E di cosa?
Mi sembra che tutto ciò sia assurdo, un cul de sàc, un’aporia pratica, un nonsenso morale, un’insensatezza, una schifezza.
Con tutto il rispetto per questo bambino nato e per tutti quelli che nei nove mesi della sua gestazione sono morti di stenti.
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