“Colpi de mona”, “fallocefali” infelici e perfin la gioia nel dolore
Quanti ne conosci, gentil lettore?
Io parecchi, e non coincidono con gli stupidi, perché, come è noto, ciascuno di noi può avere un momento di stupidità o, come si dice in Veneto, un “colpo de mona“. Il momento di stupidità è quasi una dimensione psico-statistica, nessuno ne è esente.
I fallocefali invece sono tali un po’ per natura e un po’ per comportamento. Sono “per natura” se persistono nella fallocefalia, che è quasi una sorta di emicrania psico-morale; sono “per comportamento” se gli capita ogni tanto di essere stronzi.
Qualche esempio: uno che enfatizza un tuo errore per mettere a male tutta la tua persona; un altro che si mette sempre nella posizione di chi-non-sbaglia-mai, e se sbaglia è sempre per colpa o inadempienza di un altro; un terzo che ama sparlare, male dire, diffamare gli altri come fosse uno sport; un quarto e un quinto molto bravi a mostrare godimento per il male altrui, manifestando uno dei peggior vizi, secondo Gregorio Magno, quello dell’invidia (in-videre, guardare male gli altri), e a volte anche se riguarda amici, come spiega La Rochefoucauld “…c’è un sottile piacere quando un buon amico ha qualche guaio“, eh eh. aggiungo io. Ma i fallocefali sono fondamentalmente infelici.
Siamo proprio animali strani noi umani.
Scrivo queste note dalla clinica Rizzola di San Donà di Piave dove mi hanno appena operato il polso destro, che come si vede, è già efficiente, e il mignolo sinistro. Uno staff straordinario, gentile, e professionale, ho bevuto un tè, aspettando la lettera di dimissione… dolorini post-operatori tranquillamente gestibili.
Ringrazio Dio di questi piccoli mali fisici, che mi ricordano il limite con un poco di dolore e di disagio, ma tutto sotto traccia e controllo mentale. Alla mia età ho il dono grande della salute, che mi permette di vivere, lavorare, amare come posso, immaginare, pensare, studiare, dialogare, correre in bici, pregare anche… ora anche per chi so che sta affrontando qualcosa di molto impegnativo. Che la Signora delle Cime li protegga.
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