Non vi sopporto più, neanche invocando la gran virtù della pazienza
Caro lettor, Adriano qui a lato per consolarci l’anima, ma per il resto
…titolisti di giornali e giornalisti prezzolati. Mi avete stancato da tempo, ma ora state superando ogni limite escludendo i lettori dal “diritto alla conoscenza”. Sulla carta, in tv e sul web massacrate la verità ogni giorno, fuorviando e disinformando con incomprensibili cronache di guerra, con narrazioni capziose e contradditorie sulla politica nazionale, con sintesi e semplificazioni inaccettabili o prorompenti logorree, talora compiaciute, sui peggiori eventi della cronaca. Talk show inascoltabili si alternano ai tg di parte e di qualsiasi parte, interviste sgangherate a prese di posizione risapute, e altro di infallibilmente inutilmente costoso e scemo.
Sul referendum costituzionale, sui licenziamenti individuali, sulla Libia, sul conflitto siro-irakeno, sul mondo intero.
Se, fino a qualche tempo fa “bufera” era il termine polisemantico atto a coprire tutte le aree significanti del disagio o dello sbagliato, ora furoreggia “gelo”: “gelo” su questo e su quello, sul Governo e sull’Italia, metafora meteorologica noiosa e trita.
Non sopporto più, ripeto e dico, la confusion contraddizione delle cronache che dicono e smentiscono, raccontano e sbugiardano se stesse o di altri mediocri narratori del video e della stampa.
Altrettanto v’è da dire sui politici dove spiccano scienziati come Di Battista o bravi bimbi tipo Di Maio, vecchie lenze alla Brunetta l’odiatore, o alla D’Alema, sussiegosamente in disparte-ma-dentro, offeso per la mancata nomina al posto della Mogherini, che per lamordidio, e perciò antirenzi, ché se non sarebbe stato a favor. Ignobili ghignanti alla Salvini o brutti ceffi come Razzi e Svicolone (non esiste?, non importa, tanto è uguale, perché non esistono quasi tutti quelli che stan là a prender soldi a ufo in Parlamento). Spicca perfin Renzi con il suo insopportabile modo di fare, in questa miseria.
Lo scenario internazionale è popolato da mediocri teatranti, spesso cinicamente adusi alla menzogna, mercanti in una fiera dove la posta in palio son le vite umane, come i burocrati sordi e ciechi di Bruxelles, come i nullafacenti delle Nazioni dis-Unite, ben pagati nel palazzo di vetro e ben lontani dal dolore del mondo. E dell’Unesco che possiamo dire, della sua inutilità ridondante: ma forse che come Italia abbiamo bisogno che qualche ente inutile qualifichi le nostre città, i nostri siti, le nostre meraviglie? Ma chi se ne frega. L’ultima poi, quella su Israele è infame, infame. Che Gerusalemme c’entri con le tre religioni del libro è indubbio. Giudaismo, cristianesimo e islam hanno e avranno a che fare con Gerusalemme, la “città della pace di Dio”. Tutte e tre. Non lo sapete idioti ignoranti dell’Unesco? Studiate allora e state zitti, coglioni!
Che è questa mia, pupulismo a buon mercà, o antipolitica, ahino! E’ analisi socio-etica delle più serie, ché altro non meritano i sunnominati questuanti e gli altri ben nascosti in confort zone di ogni genere e specie.
continua…
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