Questa volta Salvini l’ha fatta giusta
I miei cari e pazientissimi lettori sanno che non ne perdòno una a Salvini, ma neppure a qualsiasi altro politico che manifesti ignorante superficialità intellettuale e faccia proposte insensate, a parer mio e, pur essendo da sempre e per sempre uomo di sinistra, socialista, non lascio passar nulla nemmeno se l’insipienza tocca la “mia” gente, più o meno. Specifico a chi pensa che esista una sola sinistra che non è vero, poiché io non c’entro nulla con le sinistre viola, arancione, giorotondin-morettiane, arcobaleno, radical chic etc, à la SavianBoldrinFratoianCivatiane, e neppure con l’arroganza renziana e dei suoi emuli pietosi come Lotti, Boschi e con chi ha le fisime sui “diritti civili” magari da applicarsi in Svizzera. Con costoro non c’entro nulla, e nemmeno con la ex presidenta della mia region di confine, ma con chi si occupa di diritti sociali, di welfare, di equità fiscale, di epichèia socio-politica, ebbene sì, c’entro, eccome, ovviamente da prima e infinitamente di più di quanto non c’entrino i parvenu grillini “di” e “di”, nati ieri e spariti tra oggi e domani.
Salvini è stato nel tempo oggetto di mie critiche serrate per il linguaggio greve, l’atteggiamento spesso irridente verso chi non la pensa come isso, per le scorciatoie dialettiche, per l’ambiguità… ma ora una giusta la ha fatta.
Saputo che nei moduli ministeriali per la concessione della carta di identità telematica, nei campi dove si deve apporre i nomi dei genitori, risultava scritto genitore 1 e genitore 2, per dare risposte pidine alle CirinnàBoldrinaltrodistupefacentestupidino, o al penoso Speranza, il Ministro degli affari interni ha fatto riscrivere “padre” e “madre”, suscitando immediatamente l’ira funesta delle famiglie arcobaleno. Ma, ziopaperino, che cosa hanno da protestare? Per accontentarli/ rispettarli basta predisporre anche il campo che preveda quanto di politicamente corretto c’era prima e loro compileranno dove preferiranno. Ecché, per accontentare trentamila neo-famiglie si disconosce la condizione di trentacinque/ quaranta e passa milioni di famiglie fatte di un maschio e una femmina adulti e spesso di uno o alcuni pargoli?
In questo pezzo evito di aprire una pur sempre necessaria riflessione antropologico-filosofica ed etica, poiché appesantirebbe troppo uno scritto impostato su una chiave stilistica leggiera, epperò ricordo al mio lettore che tale riflessione non può essere bypassata o evitata. Infatti bisogna approfondire seriamente, sempre, il tema di ciò che sia la coppia umana così come l’evoluzione naturale e culturale la ha configurata, e le conseguenze necessarie di questa condizione oggettiva. In questo quadro si inserisce come argumento centrale il tema dei figli, della relazione psico-affettiva, presente sia nelle relazioni inter-parentali biologiche, sia adozionali, nella quale mi sento di escludere ogni surroga della maternità e anche la possibilità di adottare da parte di coppie omosessuali. “Avere” un figlio, ed ecco che già il verbo “avere” è improprio sbagliato, NON E’ UN DIRITTO, MA UN DONO, cari vendola di tutti i generi e specie!
In ogni caso sono per includere, non per escludere. Sempre. E’ molto semplice: l’importante è essere convinti di non avere ragione per partito preso, sempre, comunque e dovunque, e che quindi si può, anzi si devono considerare le ragioni altrui, ma chiedendo altrettanto agli altri. Se io lascio lo spazio per scrivere “genitore 1 e genitore 2”, esigo di potere trovare i campi informatici dove trovo la dizione “padre/ madre”. Perché comunque, innanzitutto, per ora, biologicamente e naturalmente si danno un padre e una madre, anche se giuridicamente questi possono trovarsi in un altrove.
Salvini ha dunque fatto bene in questo caso, anche per poterne discuterne, magari con i modi suggeriti in questo mio post, dove si privilegia la riflessione razionale e l’argomentazione logica.
Sarebbe così bello e produttivo se non si fosse così militanti fino alla tontaggine, sempre che coloro che lo sono ne siano coscienti, perché a volte la loro militanza è inconsapevole, perché sono talmente in basso in quanto al livello cognitivo e intellettuale e culturale che la militanza è l’unica dimensione psico-intellettuale a loro accessibile.
Speriamo che ogni tanto qualcuno di costoro, parlo degli homines novi della politica, abbia qualche bella pensata, che non è né di destra né di sinistra in quanto bella e intelligente, oppure può essere sia di sinistra sia di destra, come quella di Salvini che dà il la a questo pezzo.
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