Non auguro a nessuno genitori come i signori Thumberg, di contro posso anche augurare a tutti genitori come quelli dei ragazzi in piazza, ma con cautela, ché anche quelli devono badare alle manipolazioni e alla banalizzazione dei temi
Thùmberi, è la pronunzia corretta del cognome, Thumberg, della signorina svedese che, dall’alto dei suoi sedici anni e della sua acclarata cultura, ci sta “insegnando a vivere” da almeno un anno. Ora però basta!
Ho letto che il ministro dell’istruzione Fioramonti, quello che aveva minacciato di dimettersi prima ancora di essere nominato ministro (stiamo freschi!) se il Governo non avesse stanziato ancora due miliardi per la scuola, che non considera assenza ingiustificata la giornata dello sciopero studentesco di oggi venerdì 27 settembre 2019. Sono esterrefatto. Sciopero per andare per piazze e strade a scimmiottare la sedicenne scandinava (boh!) urlando slogan generici, dicotomici e manichei, se pure pulitamente entusiastici? Il tema ambiente è vero e grave, ma non basta protestare, bisogna agire, non solo a livello politico, ma anche nel piccolo dei comportamenti quotidiani di ciascuno, giovane o meno che sia.
Ascolto i ragazzi che sfilano e mi pare di capire che dietro gli slogan c’è una purezza di cuore e di intenzioni, ma mi chiedo: anche questi ragazzi ce l’hanno con me e i mie co-generazionali perché gli “avremmo rubato i sogni“? Io a mia figlia Beatrice non ho rubato nulla, anzi, e pure a tanti giovani che ho aiutato e aiuto a crescere nello studio e nel lavoro.
Tutto vero, epperò il ghigno insopportabile della signorina sta superando il limite della decenza, sicuramente manipolata da forze potenti e provviste di denari. Un esempio: perché la signorina, accusando stati e governanti, si è sempre “dimenticata” di citare i due massimi inquinatori del mondo, cioè l’India e la Cina? Ignoranza o precise istruzioni?
Vediamo di ragionare, ma poi basta, prometto che non la citerò più. Parto da una similitudine politica: credere che la signorina sia immacolata e soprattutto sia credibile è come credere alla scienza di politici come un D. M., di una G., di un C., di un D. B., di un S., di un M., di una C., di una B., di una M.. Sono riconoscibili dalle iniziali?
La nostra politica è, per larga parte, rappresentata da mediocri come quelli in elenco, che è solo un campionario rappresentativo di persone dimenticabili.
Invece di scioperare con la connivenza di insegnanti e ministro, perché non si è dedicata la giornata di oggi, così come si fa con le giornate della Memoria, allo studio dei problemi ambientali, che sono veri, ma vanno affrontati con la conoscenza e la scienza? Questo è il punto.
Pare invece sia più comodo farsi trascinare a dire una valanga di noiose ovvietà, con l’entusiasmo degli ingenui, nel migliore dei casi, sollevando il nascosto sorriso dei cinici, che si nascondono dietro le “grete” di ogni latitudine.
Leggere e ascoltare persone come Amartya Sen (nella foto sopra) potrebbe essere utile, altro che manifestare con la faccia della Thumberg. Ma lo capiamo o no che il bluff che, se non molto pericoloso, perché si sgonfierà come tutte le cose false, fa perlomeno perdere tempo ed energie inutilmente. Leggo anche che vi sono proposte di Nobel per lei, e non mi meraviglio neppure, visto che il prestigioso premio è stato riconosciuto anche a quell’incompetente in politica estera di Obama, a Dario Fo e ad Arafat.
E’ tutto un dire: se i media cominciano a dire che… allora è vero. Quanti millantatori vendono le loro comparsate in tv per migliaia di euro al colpo! Così funziona. La ragazzina svedese è di quella genìa lì.
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