Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La dignità di Mario Draghi, la vergogna e lo schifo dei grillini e della destra… e l’applauso dei vigliacchi che scappano dall’aula, “Giuda” redivivi, senza offesa per Giuda Iscariota, che ha avuto senz’altro più dignità morale dei parlamentari fuggiaschi

La dignità è quella di Mario Draghi e di non molti altri in Parlamento. Lo schifo e la vergogna sono invece tutti dei grillini dell’avvocaticchio foggiano (non lo nominerò più) e della destra, che si è rivelata per quello che è, un’accozzaglia di brutti soggetti.

Di Maio è fuori luogo nella foto, con la sua resispiscenza, dopo una vita in comune con chi è rimasto populista d’accatto

Anche il PD ha le sue responsabilità nella costruzione di questa crisi gravissima, con la inopportunità di certe proposte poco vicine al comune sentire delle persone: il DDL Zan, di dubbia plausibilità etico-antropologica, la cannabis e lo jus scholae (ho già spiegato che si dovrebbe dire schola e non ne ripeto le ragioni).

Torno a Draghi. L’insigne uomo di economia prestato alla politica ha sostenuto i destini dell’Italia per meno di diciotto mesi con autorevolezza e chiarezza di idee, in un contesto di pandemia e di guerra.

I populisti d’antico corso, mantenuti a quindicimila euro al mese in un’Italia con 5 milioni di poveri, assieme con i parvenù dei seguaci di un comico fuori di testa e di un legale dalla voce improbabile, hanno fatto fuori la persona migliore che poteva continuare a guidare l’Italia.

Draghi è stato non solo bravo e capace, ma anche corretto e coraggioso, parlando non mai solo di diritti, ma anche di impegno e di doveri.

Mi vergogno di questo Parlamento. Prima di concludere riporto una definizione storico-politica del populismo, per marcare la differenza tra chi era definito in questo modo in tempi di legittime lotte per la giustizia sociale, mentre quelli attuali non meritano neanche tale definizione, siano essi di destra, siano di sinistra, per modo di dire.

il Populismo
Il termine nasce come traduzione di una parola russa: il movimento populista è stato infatti un movimento politico e intellettuale della Russia della seconda metà del XIX secolo, caratterizzato da idee socialisteggianti e comunitarismo rurale che gli aderenti ritenevano legate alla tradizione delle campagne russe.

Ora si andrà a votare. Non so quello che succederà. Spero solo che il leader di una Lega (sto pensando agli Zaia, ai Giorgetti e ai Fedriga) incapace di smarcarsi dalla sua arroganza prenda il minimo dei voti, che la romanina che guida la destra destra non vinca, e che l’uomo di Foggia rimanga con un mucchio di foglie secche in mano. E finalmente ci liberi dalla sua voce.

Una scemenza, una idiozia, un’azione imbecille, quella di far cadere il governo Draghi.

Mi auguro che il popolo italiano la faccia pagare cara a chi la ha causata.

Però, il grande pensiero umano più sapiente e la grande poesia ci possono aiutare, in questo momento di misfatto…

Ahi serva Italia, di dolore ostello,/ nave senza nocchiere in gran tempesta,/ donna non di provincie, ma bordello! (Dante, Purgatorio, VI), e…

san Paolo e Marco Pannella proponevano sempre nei momenti di difficoltà l’ossimoro “Spes contra spem“, per dire che la virtù teologale e la passione di speranza non devono mai morire!

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