Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Dei “buoni” e dei “cattivi” (si dovrebbe dire dei “malvagi”, poiché “cattivi” significa anche qualcosa di diverso, come spiegherò nel testo), con il corollario della presenza, talvolta, della presenza di autentica “stupidità” nell’agire malvagio, aspetto che o modifica sempre in pejus, e anche del “bene” e del “male”, diarchia presente da sempre nella storia umana, E SUL MALE DICO CHE ESSO CORRISPONDE, SIA IN SE’, SIA COME FONTE GENERATRICE DI ATTI E FATTI MALVAGI, ALLA MANCANZA DI EMPATIA TRA GLI ESSERI UMANI, CHE FA “MASSA CRITICA” NEGATIVA CON LA DIFFUSA IMPERATIVITA’ DELL’EGO INDIVIDUALE, IL QUALE E’ – MOLTO SPESSO – DEBORDANTE E VANAGLORIOSO

Se cerchiamo, come esempio, una dicotomia evidente e accettata da pressoché tutti, salvo che da qualche nostalgico fanatico, è quella tra Nazi-fascisti “cattivi”, anzi “malvagi”, e Alleati e Partigiani “buoni”, se parliamo della Seconda Guerra mondiale e della Resistenza in Italia, che fu una Guerra civile tra Italiani. (Il generale Charles De Gaulle) Propongo, per iniziare, una semplice explicatio terminorum (la spiegazione dei termini): buono (il bonum latino, che significa anche “il bene”) ha un significato chiaro e accettato, dalle…

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