Che paio di c.oni
quando cammino per le strade dei miei paesi costeggiando le villette e i cancelli mi vengono incontro latranti i cani, piccoli, grandi, medi, di razza e meticci, ognuno con la sua voce battente ossessiva, che cz. che paio di coglioni, un pincher sarebbe un buon pasto per un alano, o anche un vegano
quando corro in bici per le infinite strade della mia terra mi fanno rifili pazzeschi i motociclisti sulle potenti due ruote protesiche, poveri imbecilli che stanno su cento cavalli, anchilosati, senza muovere i glutei, invecchieranno male, come meritano, nell’idiozia allo stato puro in cui si trovano i loro piccoli encefali
ora c’è anche la “festa di chi ti vuole bene“, non più la festa della mamma, non lo sapevo, l’idiozia che sta raggiungendo l’assoluto, questo in una scuola dell’infanzia di Cordenons (Pn), non solo più la dizione idiotissima “genitore 1 e genitore 2” o “matrimonio gay”
ora alcuni vogliono regolamentare l’utero in affitto, magari chiamandolo, con un eufemismo un po’ ridicolo “maternità surrogata”; come si fa a parlare di surroga della maternità? mi chiedo se sia possibile surrogare un atto umano, che forse è il più elevato, anche eticamente, se per “etica” intendiamo, non solo “usi e costumi” come da etimologia classica, ma anche “giudizio morale sull’agire libero (per quanto possa esserlo) dell’uomo”: mi sembra difficile surrogare un atto umano così pregno di moralità insopprimibile e personalizzata, né mi convincono coloro che sostengono la teoria che genitori buoni e cattivi si trovano tra i naturali e gli adottivi e che due maschi o due femmine possono tirar su un figlio anche meglio di una coppia maschio/ femmina comunque declinata; come si fa a dare un figlio concepito e generato a un’altra? il bisogno? la generosità intra-femminile? che altro?
non bastano le stronzate del gender, dell’appiattimento terminologico e cognitivo in fase di diffusione, con sparute opposizioni quale la mia (nel suo piccolo con milletrecento visitatori alla settimana, e qualcosa resta)
altri dati: in Italia ci sono
- 24 casi di morte sul lavoro per ogni milione di abitanti
- 80 casi di suicidio su ogni milione di abitanti
- 56,2 casi di morte per incidente stradale su ogni milione di abitanti
- 4000 casi di mortalità infantile ogni milione di nati
ci preoccupiamo di più delle cose "paurose" che di quelle "pericolose" . Ci sono molti più morti per strada che in aereo...
e
nel 1980 accadevano 2000 omicidi all’anno, in Italia, di cui un quarto di donne, nel 2015 meno di 700 di cui un quarto di donne, stessa percentuale del 1980, e i cretini hanno coniato il termine di “femminicidio”
nel 1980 c’erano 12.500 morti all’anno per incidenti stradali, in Italia, nel 2015 sono stati circa 3.000 e rotti con tre milioni di auto in più
sempre nel 1980 c’erano stati circa 2000 morti sul lavoro in Italia, nel 2015 circa 700…
le morti violente stanno diminuendo, mentre forse i lobi prefrontali del cervello umano, insieme con le tecnologie stanno aumentando
Il linguaggio, invece, da quando quel delinquente di Maurizio Costanzo e soci ha cominciato a imperversare in tv, sta declinato in fiotti di mormorigmi osceni
la volgarità è al potere nella politica dove il migliore dei protagonisti attuali non vale un alluce di De Gasperi, o di Togliatti, o di Nenni, o di Malagodi, e perfino di Almirante
dormi dormi bambiiin
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