Onore e rispetto a Matilde, Antonella, Tina, Giovanna e Maria
… dire vergogna è poco: lo spazio dedicato dai giornali all’assolta di Seattle (Vs. Popolo italiano e familiari di Meredith Kercher) rispetto alle quattro operaie morte (e una bambina di 14 anni) è di 4 a 1.
Vergogna e rassegnazione al guardonismo imbecille del lettore, che si identifica, per uno strano processo di malvagità riflessa nell’irrisolto dramma di Perugia, e perciò induce (sedotto a sua volta) i massmedia a trattare il tema del processo perugino con enfasi quadruplice rispetto alla tragedia di Barletta.
Onore e rispetto a Matilde Doronzo, di 32 anni, a Giovanna Sardaro, di 30 anni, a Antonella Zaza, di 36 anni, a Tina Ceci, di 37 anni, e a una ragazzina di 14 anni, Maria Cinquepalmi, figlia dei titolari del laboratorio tessile.
Lavoravano in nero a 4 euro l’ora. E’ questo il futuro dell’Italia prima al mondo per qualità ed estetica?
Amanda la telegenica, invece, sta già facendo affari a Seattle. Vomitevole.
Decisori di qua e di là del confine tra maggioranza e opposizione, deludenti simulacri della politica, smettetela di recitare la commedia, e assumete ispettori del lavoro!
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