Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il “Mestiere del Lavoro”

Il lavoro è sostanza della nostra vita, è un “mestiere” in quanto tale, un modo di vivere (me l’ha insegnato mio padre con il suo esempio, le incertezze e la fatica che gli ho visto patire), un magistero prima ancora che una professione. Anche se non l’unica sostanza, perché altre componenti costituiscono la vita, come la salute, gli affetti, la conoscenza, le credenze, gli stati d’animo.

Quando il lavoro c’è siamo tranquilli, ma a molti oggi manca o gli barcolla tra le mani, e allora i patemi personali e familiari crescono.

Tutto sta cambiando nel mondo: il lavoro viene diviso in modo diverso dal passato, l’Europa e neanche gli USA e il Giappone sono più il solo centro del lavoro nel mondo; i paesi BRIC stanno emergendo con forza, le tigri asiatiche anche, ma verrà anche il momento dell’Africa. E noi qui a difenderci. Dobbiamo abituarci a combattere in modo diverso, paritetico, e non guardarci più allo specchio compiaciuti di come siamo stati bravi.

Ciononostante talora non è chiaro quanto di noi stessi sia coinvolto nella dimensione del lavoro e come, quanto l’essere al lavoro abbia una “rotondità parmenidea“, pur nel fluire del fiume vitale dei giorni, nel cambiamento, nell’aspettativa, nell’ambizione, nella vocazione, nelle frustrazioni, nelle crisi, nei successi, negli affetti e nelle vite dei figli, nel trascorrere del tempo… e allora proviamo a dare uno sguardo qui sotto, anche per difendere meglio il nostro lavoro che cambia continuamente.

Lavoro, Relazioni, Comunicazione

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