“Io non so che cosa ha detto, ma non mi interessa”, ha risposto Myriam Fatime Sylla a chi gli ha chiesto un parere sull’ennesima insensatezza uscita dalla bocca di Roberto Vannacci
Un’Italia multietnica, giovane, donna e vincente, è quella uscita dalle Olimpiadi 2024 di Parigi, su cui ho scritto abbastanza, di mente e di bile. Ora cambio registro, senza dimenticare, però, la mente raziocinante e la bile fluorescente, che si attiva quando intercetto la stupidità malvagia o la malvagità stupida, un quasi poetico chiasmo.
So che quelli che definiamo “cattivi”, non nel senso etimologico per cui sarebbero semplicemente dei “catturati” (cf. l’aggettivo participiale latino “captus”, cioè catturato), dei prigionieri di qualcosa o di qualcuno, insomma, bensì nel senso di malvagi, sono pochi di numero, ma quando lo sono veramente, diventano fastidiosi come zanzare e dannosi come dorifore della patata.
(Myriam Fatime Sylla)
Da ciò che è “uscito” dalle Olimpiadi di Parigi. la politica, specialmente la destra non ha colto l’opportunità di non dire fesserie, a partire dagli inutilmente potenti ragli del signor Vannacci, che mi provocano capogiri spirituali.
IL DIRITTO DI CITTADINANZA
Sono maturi i tempi per i diritti di cittadinanza per chi viene in Italia. Oggi il dibattito è tra chi ritiene che non occorra cambiare nulla della legislazione, come la Lega, e chi invece propone il diritto di cittadinanza se si nasce in Italia, ius soli, o almeno se si sono fatte in Italia le scuole dell’obbligo, o ius scholae.
Bisogna procedere, non solo perché è eticamente corretto, o per vincere più medaglie negli sport, ma perché è razionalmente necessario.
LO SPOIL SYSTEM
Sergio Rizzo ricorda che queste cose (lo spoil system) sono sempre accadute, destra o sinistra che governasse. Ed è vero. Chi vince, in politica, tende sempre a salvaguardare i propri adepti, anche a spese della qualità soggettiva del nominando a qualche cosa.
Ad esempio il pidino ex democristiano Franceschini, tra altri innumerevoli, dei suoi e degli altri, ha fatto dello spoil system una sua regola aurea. Verificare, prego. L’attuale governo sta battendo ogni record precedente nel sistemare i “propri”. Ridicolo, vergognoso, pericoloso.
Il taglio dei parlamentari ha creato molte esigenze di “sistemazione” in qualche ruolo dei nuovi “disoccupati” della politica. Infatti, non sono molti quelli che hanno un mestiere o (tengono) un reddito proprio.
Potrei fare molti nomi di politici che altro non sanno fare se non gli “eletti” retribuiti. Peraltro, anche solo guardandoli in faccia o osservando la loro andatura, per esperienza saprei, caro professor Lombroso (tanto ingiustamente negletto), saprei se candidarli a qualche ruolo o mansione lavorativi, o meno.
I DIRITTI
Ho già disquisito molte volte in questa sede dei diritti, sottolineando il fatto che da circa mezzo secolo sono stati disgiunti dall’endiadi aristotelico-kantian-mazziniana costituita con il lemma “doveri” (diritti&doveri).
Ultimamente ne ho ascoltata una meritevole di commento. Lo scrittore (mi spieghi il mio gentil lettore, che titolo è “scrittore”… non lo ho mai capito: narratore? romanziere? giornalista?, cronista? che altro? Scrittore è uno-che-scrive e pertanto lo è chiunque sia almeno basicamente alfabetizzato) Maurizio De Giovanni ha affermato con solennità che “non esiste un diritto all’odio”.
Ma che diavolo significa che non esiste un “diritto all’odio”? Certo che no. Ma l’odio esiste senza essere un diritto, e pertanto l’affermazione dello “scrittore” è insignificante, nel senso che nulla significa, né ha senso alcuno. Ohibò. Ma siccome il De Giovanni è uno “scrittore”, per gli attuali costumi socio-comunicativi vale la pena riportare la sua (assai poco) profonda affermazione teoretica.
MALAGO’ GIOVANNI
Il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano su nominato, leggo da più parti, è uomo simbolo, e di cosa? Il ministro dello sport Abodi propone un avvicendamento. Spoil system o merito? Malagò accetti che si approfondisca.
L’ONESTA’ INTELLETTUALE
Molti non la possiedono, numerosi specie nel mondo dei media. Uno che spicca in questo senso è Luca Telese, così come altrettanto spicca è Vittorio Feltri, perché quasi sempre paragonano A a B, senza citare l’elemento analogante tra A e B. Ignoranza filosofica di cui si accorge anche chi non ha studiato logica.
Ascoltarli con attenzione.
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