a) Il politico sciagurato, i politici mediocri, i politici illusi, i politici disonesti, i politici furbacchioni, e i non pochi politici bravi, in larga misura sconosciuti; b) il bilancio biennale del governo Meloni; c) gli insulti all’Italia da parte del “Consiglio d’Europa”; d) le due guerre (in Europa Orientale e nel Vicino Oriente)
a) Salvini-è-lo-sciagurato, cioè portatore di sciagure al suo partito, all’Italia e a sé stesso. Il suo linguaggio, il suo comportamento generale, il suo portamento, il suo linguaggio spesso concettualmente sgangherato, il suo interloquire… Segue solo un esempio tra i numerosissimi con i quali ci ha, a seconda dell’ascoltatore, o deliziato, oppure offeso fino allo schifo: dopo la morte del ragazzo maliano ucciso qualche giorno fa da un poliziotto che gli ha sparato per legittima difesa mentre veniva aggredito presso la stazione dei treni di Verona, il Ministro delle infrastrutture ed ex ministro dell’interno del governo Conte 1 (che è sempre stato ed è bravissimo a smarcarsi anche da sue dirette responsabilità), Matteo Salvini: “Non ci mancherà“. Ebbene sì, ci mancherà, perché ogni persona umana ha lo stesso valore, la medesima dignità, anche se sbaglia, per cui se sbaglia deve pagare secondo le leggi italiane.
Salvini è la stessa persona che afferma l’altro giorno quanto appena scritto sopra e che in una campagna elettorale sventola, con nullo sensus fidei e liturgico, il Santo Rosario di Maria Santissima in una piazza. Senza vergogna. Nulla di cristiano si trova nella frase riferita al ragazzo morto, ma molto di disprezzo egoistico per una persona che “vale” quanto lui, Salvini, né più né meno, anche se non ha il suo importante ruolo, ma è addirittura privo, non solo di ruolo, ma anche di lavoro e di un tetto.
Salvini è la stessa persona che difende i (lo sono anche per me, ma in modo diverso da lui) “sacri confini della Patria“, come prevede la Costituzione Repubblicana, tenendo in mare per venti giorni un’ottantina di migranti scappati da guerre e miseria. Ripeto: Salvini è una jattura per la politica italiana, per il suo partito, la Lega con la scritta “Salvini premier” (Dio ce ne scampi) e anche per lui stesso, anche se (purtroppo per lui) pare non saperlo. Visto che son tanto reboanti le sue dichiarazioni, mi piacerebbe vedere se ha coraggio fisico in un eventuale scontro con una persona. Io, pur pensandola all’incontrario di lui, quando sono stato aggredito la scorsa primavera da un signore più giovane e più grosso di me, mi sono difeso mettendolo nelle condizioni di non nuocere. Secondo me Salvini è della serie che tanto tuonò che non piovve.
Salvini è il capo politico che afferma: “Per certi giudici in Italia possono entrare in Italia cani e porci“. Splendida espressione, vero? Soprattutto per un Ministro della Repubblica e Vice capo del Governo Italiano. vergogna, Salvini! Vergogna, Ministro Salvini. Vergogna Signor Ministro Salvini! Vergogna Eccellenza Salvini!
Penso che Meloni, almeno lei e non pochi alleati del signore sopra citato, Tajani in primis, non condivida molte affermazioni e prese di posizione di Salvini, ma lo deve tenere lì, buono perché necessario a preservare i numeri dell’alleanza di centro destra.
(René Magritte)
E ora, di seguito elenco alcuni altri personaggi della politica di ben poco merito, se non di evidente demerito: il sottosegretario Del Mastro, per cui la soluzione del problema del sovraffollamento delle carceri in Italia è solo di costruzione di nuovi edifici carcerari, mentre invece occorrerebbe attuare l’articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana, che recita “La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato…”; Il ministro Francesco Lollobrigida, noto per l’incompetenza tecnica nelle sue mansioni specifiche; la ministra Daniela Santanché, che non pensa sia più dignitoso dimettersi mentre è inquisita per comportamenti illeciti in tema lavoristico e previdenziale, con riferimento alla gestione di aziende di sua proprietà; la deputata europea Ilaria Salis, che ha alcuni carichi pendenti per occupazione abusiva di case di altri proprietari e un processo sospeso in Ungheria per aggressione a bastonate di alcuni militanti di destra; il senatore Matteo Renzi, incapace di guardare in volto la persona con la quale parla; il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, proveniente dal nulla (non metafisico, ma logico) e ivi comunque destinato; il deputato Angelo Bonelli, noiosissimo militante dei verdi, semper negativo nei giudizi, semper ciondolante per le vie di Roma, una cum il compagno Frate Janni.
…e invece, sul versante delle persone positive della politica italiana attuale Marco Minniti, storico deputato del PD, già ministro degli Interni, capace di scelte non ideologiche, più efficace di Salvini, anche se non esente da errori come nel caso dei rapporti con la Libia in tema di migranti; Antonio Tajani, capo di Forza Italia e ministro degli Esteri, persona perbene e affidabile. Pochine?
Caro lettore, dammi qualche suggerimento soprattutto per questo secondo elenco.
b) Circa il bilancio biennale del governo Meloni, se vogliamo essere equanimi e non ideologici, i risultati non sono malaccio, mi pare;
c) gli insulti all’Italia da parte del cosiddetto “Consiglio d’Europa” sono semplicemente indecenti e vergognosi;
d) le due guerre (in Europa Orientale e nel Vicino Oriente, scoppiata per evitare gli “Accordi di Abramo”) sono da analizzare con cura ed equilibrio:
per a) bisogna aiutare l’Ucraina a non farsi travolgere, ma anche spiegare a Zelenski che occorre fare un accordo con i Russi accontentandosi dell’onesto e quindi rinunziare alla Crimea ed affidare a una gestione ONU il Donbass in attesa di potere celebrare un referendum serio e controllato per una decisione politicamente (e storicamente) corretta;
per b) Israele ha diritto di difendersi e di consolidarsi, ma i bombardamenti su Gaza devono finire, avviando un percorso di pacificazione che porti al riconoscimento del diritto dei Palestinesi ad avere una Patria.
Auguro inoltre al popolo israeliano di riuscire a far terminare la troppo lunga carriera politica del signor Netaniahu.
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