Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Pellegrini

A mezzo miglio da Lampedusa ancora una volta il mare si è chiuso su uomini e donne, su bimbi e madri. Sento gridare “vergogna“, ma verso chi? Chi si deve vergognare? Gli abitanti dell’isola? Il Governo? Gli scafisti? I re pastori delle nazioni da cui fuggono? L’Unione Europea? L’O.N.U.?

Bè l’O.N.U. un po’ sì, si deve vergognare della sua impotenza, del suo vano e vacuo blaterare con risoluzioni del nulla! Ridicolo il suo apprezzamento ex post della giornata di lutto nazionale dichiarata dal Governo italiano. E anche l’Unione Europea (nonostante Frontex), così formalmente attenta al politicamente corretto, che oggi piange lacrime di coccodrillo.

Sicuramente i delinquenti scafisti e i loro mandanti. Altrettanto i re pastori delle terre africane e vicino-orientali, sadicamente arroccati su un potere che gronda sangue (capi sudanesi, nigeriani, maliani, somali, siriani, eritrei, …).

Il Governo italiano no, gli italiani no, anche se alcuni aspetti della legislazione si possono e si debbono cambiare.

Allora chiariamo bene a chi chiedere di vergognarsi cara Presidente della Camera, che di mestiere faceva la portavoce di queste voci. Vediamo di non stracciarci le vesti più di tanto, por favor, e anche la Ministra Kyenge, cui consiglio di imparare meglio l’italiano, altrimenti non la capisco, e si dia una calmata. Lasciamo perdere gli “eroici furori” da professionisti della solidarietà.

Non facciamo finta di piangere ogni volta che la tragedia incalza, e vediamo come funziona questo esodo di autoesiliati.

Ogni tempo ha visto i suoi esodi, ha conosciuto torme di pellegrini erranti. Gli Apirhu (gli Ebrei) che cercavano la terra di Canaan, finché Mosè non gliela mostrò dal monte Nebo prima di morire e Giosuè la conquistò.

Le orde mogole, o tatare di Gengis Khan hanno conquistato il più gran territorio di ogni tempo, prima dell’Unione Sovietica, due volte l’impero di Alessandro, quasi tre l’Impero Romano. Pellegrini armati.

Questi sono pellegrini disarmati che fuggono da plaghe disperate.

E’ un problema del pianeta Terra. Nessuno è padrone assoluto di nulla, ma ognuno di noi ha un “mandato” su qualcosa. Queste persone, che hanno la nostra stessa dignità, sono lo specchio, il contrappasso di nostre antiche miserie di emigrazione.

So per esperienza familiare che cos’è lo sradicamento, lo straniamento, la dipendenza da chi ti ospita. So. Un problema del pianeta Terra non lo può risolvere da solo il promontorio mediterraneo che si chiama Italia, cui si abbarbicano i fuggitivi.

Il carico di dolore è di chi lo prova, la decisione politica è di chi risponde del proprio mandato a chi lo ha eletto. La Merkel ha una responsabilità proporzionata al potere della sua Germania, e così calando, fino a Malta, che respinge i barconi. E la lontana Inghilterra, colonialista nei cromosomi, forse che non è anche responsabilità sua? E dell’orgogliosa Francia bombardiera del diversamente nano Hollande, che possiamo dire?

Orsù orso, ché i piagnistei servono solo a rinviare l’addoloramento buono per i mass media alla prossima tragedia!

 

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