Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

anafettivi, anempatici, alessitimici, insensibili

alessitimico…quattro parole, quattro concetti non sinonimici, ma con qualche sfioramento e sovrapposizione semantica.

Vi sono persone che hanno difficoltà a mostrare i propri sentimenti e paiono anafettivi, altre che fanno fatica a provare empatia per gli altri; la psicologia contemporanea ha addirittura classificato coloro che faticano a mostrare emozioni come alessitimici.

Tutti costoro possono essere in qualche modo ascritti alla categoria degli insensibili, magari per ragioni diverse, più o meno legate al carattere o temperamento, all’educazione, o ad altri fattori fors’anche biologici. Resto comunque dell’idea che molto sia da attribuire alla libera volontà dell’individuo, che può decidere, o meno, un certo comportamento.

Mi è capitato recentemente di vivere una situazione dolorosa nella quale ho richiesto un minuto di silenzio per ricordare un lavoratore morto. Delle venticinque persone presenti, due non si sono alzate in piedi.

Che cosa è mancato? Quale di quelle definizioni sopra esposte si può attagliare alle due tipologie umane?

Eppure il culto dei morti esiste sulla terra dai Neanderthal, il rispetto per il funerale che passa, per il ricordo di una persona che non c’è più. Quasi un riflesso pavloviano.

Eppure no, non ci si alza in piedi, si sta seduti, come attoniti, o disattenti, o quelle cose dette sopra. Uno stupore deluso che non mi passa.

Asì tambien es el hombre humano.

 

Post correlati

0 Comments

Leave a Reply

XHTML: You can use these tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>