Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

strafotènt

strafotentCaro lettor del mattino,

dei buronani europei salvo solo Draghi (nomen omen), che pena invece  il bevitore Juncker (appena meglio del suo predecessore il panzone vino tinto sussiegoso Barroso), l’inutile Tusk e il buon frequentatore dell’Oktoberfest Schultz. La grigia lungagnona Lagarde completa il carro delle tristezze, tutti supervalutatoni un tanto al kilo.

Accanto a questi ci sono i capi di stato e di governo, guidati da frau Merkel, altra accolita di persone con cui non mangerei neppure un tramezzino. Rigorosi, ma forse, ancor di più, rigidi nel difendere gli schemi cervellotici di una mancata confederazione di nobili democrazie europee. Gli inglesi, al solito, sono i più furbi di tutti, perché stanno con un piede dentro e un piede fuori di questa UE, che suona come il pianto di un neonato (ueeeh).

Di fronte a questa allegra brigata troviamo i prodi ateniesi, ma anche i lacedemoni e i tebani, quasi ad affrontare ancora una volta i Persiani di Platea e Maratona, oppure a massacrarsi tra loro, come ben descritto dal sommo Tucidide.

Hanno vinto le elezioni mandando a casa i vecchi arnesi alla Papandreu, schiatta di socialisti benestanti, e di Nèa Demokratìa, proponendosi come castigamatti di ogni trojka europeana.

Dopo decenni di frizzi e lazzi (ricordiamo le olimpiadi imbroglione e drogate di Atene 2004, con i casi Kenteris e Tanou, furbetti sempre i greco-levantini!), i nodi sono venuti al pettine, ed ecco che il parvenu ingegner Tzipras, supportato dalle poderose truppe di Vendola, che si trovano a un braccio di mare, lancia nell’agone superstrafotènt Varoufakis, professor of economics in America, e provetto guidatore di moto. Per cinque mesi questo non-belluomo-che piace alle stronze prende per il culo i buronani con sorrisi arrogant-prepotent e così fa perdere tempo al mondo. Una nazione che ha il 3% del PIL europeo impegna l’80% del tempo della politica e della comunicazione.

I greci vanno a votare e danno un bel calcio in c. alla Merkel, che ha spazio per riceverlo, ma ora non hanno alba, forse solo un po’ “dorata”, fascistoide.

In Italia tutti insegnano a Renzi il da farsi, sfiorando ogni volta il patetismo, come se fosse facile evitare di tromboneggiare in mezzo a tanti suonatori suonati.

Ora, per il bene della trattativa Janis-“strafotent”-Varoufakis si è dimesso, e quindi ci risparmierà, da ora in avanti, il suo ghigno insopportabile.

Benvenuto Euklid Tsakalotos nel pollaio Europa, e che Dio ti aiuti.

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