Monastero di Santa Marta (al modo di Vincenzo Cardarelli)
Sale tortuosamente
la strada in collina
tra muri bruniti
dipinti da Ottone Rosai
a Firenze nell’afa meridiana
e cicale insistenti.
Il portone s’apre su un chiostro
profondo
come ad accoglier meditabonde
monache benedettine
e ospiti pensosi.
Sul declivio macchie d’ulivi
si dispongono ad accogliere il vento.
Distesa estate
d’albe senza rumore.
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