Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Tragedie ed ebetudini umane, cioè animali in qualche modo responsabili

StacchioCaro lettor serale,

Giulio Regeni da Fiumicello è stato ucciso da qualche bestia umana al Cairo, o comunque è rimasto vittima di una confusione sociale che continua. Altro non dico, perché non serve.

Un “marito” a Pozzuoli cerca di bruciare sua moglie, perché troppo bella. Siamo di fronte a uno che definire cerebroleso è un eufemismo. Si tratta di cercare il confine tra volontarietà responsabile e gradi di stupidità e crudeltà ferina sconcertanti.

Altri mariti scannano mogli e figli, (mi) viene da vomitare, scusami…

Sento per radio che un ladro, entrato nel cortile di una casa privata a Bergamo, morso dal dobermann del proprietario, ha denunziato quest’ultimo chiedendo un risarcimento… Siamo alla paralisi mentale. Questi, per cercare un risarcimento si è addirittura autodenunciato, sapendo che rischia pochissimo sul piano penale, forse solo violazione di domicilio. In Italia abbiamo una strana cultura giuridica, che oscilla tra l’iper-garantismo e la sordità più totale verso chi sarebbe giusto ascoltare, per vedere se è sulla via della “redenzione” morale. Vi sono carcerati da trenta anni e oltre letteralmente dimenticati dall’Amministrazione penale.

Ermes Mattielli è morto qualche settimana fa. Lo ricordiamo no? 62enne, recentemente condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione e al risarcimento di 135mila euro per il “tentato omicidio” (gli ha sparato) di due rom che stavano rubando a casa sua, è morto all’ospedale Alto Vicentino, dopo esser stato colpito da un attacco cardiaco. Crepacuore, si diceva una volta. Che vergogna.

Invece Graziano Stacchio, benzinaio che aveva sparato a un ladro uccidendolo, sarà prosciolto dalla Procura di Venezia. Alla buon’ora!

Episodi diversi, ma che dicono molto del mondo in cui viviamo. Verrebbe quasi da dar ragione a chi pensa che stiamo vivendo un periodo apocalittico, cioè rivelativo di un male-essere profondo, in qualche modo strano, quasi incomprensibile. Sembrerebbe demoniaco. Pare quasi che la stupidità e la cattiveria, intesa come protervia, stiano andando a braccetto, aiutandosi a vicenda. O è solo l’effetto del bombardamento mediatico, nel quale è difficile sceverare con equilibrio qualcosa di sensato nell’insensatezza degli eventi?

Episodi quasi racconti della serie “Fargo”, prodotta dai fratelli Coen.

E invece son reali, veri. Umanità bestiale o bestialità umana, ebetudine, follia.

Ma nel frattempo, continua, silenziosa, un’opera immensa di solidarietà e sollecitudine di moltissimi sconosciuti esseri umani verso altri esseri umani.

Spes contra spem, dicere potest.

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