Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Valichi

Mio ormai caro e paziente lettore, valichi tra valli diverse, valichi e passaggi tra un ragionamento e l’altro, valichi, perché sia gli uni sia gli altri sono ardui. Son ardui perché occorre il cammino, e un buon passo per andare, e una buona logica per arrivare, alla meta, sempre provvisoria, e alla conclusione del pensiero. Occorre tempo e fatica per raggiungerli, i valichi, e per passare da una valle all’altra, così come da un pensiero strutturato a un altro,…

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In tema di maternità surrogata

Caro lettore, pur non condividendo tutte le battaglie che questo medico prestato alla politica porta avanti, mi sembra che questa sua interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, meriti attenzione, e mi va di pubblicarla in buona parte. on. Gianluigi Gigli — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: nella maternità surrogata si chiede a una donna di portare in grembo un bambino, per poi darlo via appena nato. Le si chiede anche di…

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Marketing, senso del sacro e ricerca razionale, o della dimensione antropologica delle fedi religiose

Anche uno scienziato, un fisico-biologo come Edoardo Boncinelli, a volte fa fatica a rispettare l’assunto della razionalità, nonostante la sua fama non usurpata di ricercatore e di divulgatore scientifico. Leggo sul Corsera di qualche giorno fa che ha pubblicato un libro da Rizzoli dal titolo almeno curioso: Contro il sacro. Perché le fedi ci rendono stupidi. Sono io istupidito da tanta furbizia markettara, perché non posso credere che uno studioso di tal fatta possa confondere il sacro con il religioso,…

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Eugenetica, più o meno

Caro lettore, con tutti i bimbi orfani e a rischio della vita che ci sono al mondo, decine di milioni, di cui si potrebbe chiedere l’adozione, si va a fabbricare un figlio negli USA. Con tutti i crismi dell’eugenetica di stampo nazista, o almeno paleo-positivista e scandinavo. Il “coniuge” più bello dei due offre i suoi gameti (non so come prodotti, ma mi dà conati di vomito il solo pensarlo) all’utero di una bella e giovane donna americana, che…

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La lunga strada

…da dove vengo è in parte conosciuta e in parte no. Come sono fatto io, così come ogni essere umano si fonda nelle lontananze della storia genetica e della storia sociale. Ambienti, persone, guerre, malattie, violenze, alimentazione, igiene, silenzi, discorsi, voci e dimenticanze hanno creato le condizioni per cui sono “uscito” così come sono dalla storia precedente: provvisto di una mente non criminale. Adrian Raine pubblica, tradotto, presso Mondadori, il saggio L’anatomia della violenza. Le radici biologiche del crimine.

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Lui ha ucciso

Mio paziente lettore, son qui che scrivo in questo pomeriggio piovoso di fine febbraio, perché lui ha ucciso. Sbarcati a Durazzo e dopo essere passati per il lago di Ocrida, nel 1940, a primavera inoltrata, i bersaglieri del 2°, 4° e 5° reggimento raggiungevano la Divisione alpina Julia ai confini della Macedonia verso le alture del Pindo. La Vojussa e il Ponte di Perati erano là, la battaglia infuriava, poche motociclette e tante bici con…

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La “sindrome di Clinton”

La paternità del titolo è del sociologo Domenico De Masi, che mi è molto simpatico. Interpellato per radio sullo smart working, ha amabilmente rampognato l’intervistatore suggerendogli di dire telelavoro, in italiano, non smart etc., ché già subiamo in ogni momento anglicismi a profusione. Soffermatosi a spiegare per quale ragione il “lavoro da casa” non prende piede in Italia, cioè non funziona, ha tirato fuori la divertentissima espressione “sindrome di Clinton”. Secondo lui, una delle ragioni per cui questo…

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Adaequatio ignaviae, o di alcuni modi di dire cretini

Caro lettor del sabato, permettimi un elenco ragionato di idiozie verbali, in uso quotidiano, di questi tempi un po’ cretini. Ce l’ho un po’ con quelli che scrivono “apocalisse” volendo significare catastrofe, cataclisma, tragedia, disastro, ecatombe (come traslato che significa “molte vittime”, letteralmente “strage di cento buoi”). Apocalisse (parola greca), se non agli incliti, è noto significhi “rivelazione“: quindi non funziona neanche come metafora. Rivelazione di cosa, del terremoto in Giappone, di una vendetta divina? quelli che…

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La “macchina” usata

La metafora è ispirata da un caro amico, avvocato di vaglia e uomo di spirito. Eccetto che in un paio di casi, ho sempre acquistato auto usate, Fiat, Wolkswagen, Citroen, Alfa… e ora una poderosa Seat Leon FR potenziata, un 2000 turbodiesel  che supera i 200 con facilità, ma io l’ho fatto una volta sola, e che fa 17 km con un litro di gasolio. Il prezzo di un usato, anche molto buono, è del 50% e anche meno, del…

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