Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Arrivisti e arroganti

Non so se l’autore del Salmo 73 sia effettivamente il re Davide, ma non importa. Il poeta biblico è molto efficace: “(…) Per poco non inciampavano i miei piedi,/ per un nulla vacillavano i miei passi, / vedendo la prosperità dei malvagi.  Non c’è sofferenza per essi,/ sano e pasciuto è il loro corpo./  Non conoscono l’affanno dei mortali/ e non sono colpiti come gli altri uomini./  Dell’orgoglio si fanno una collana/ e la violenza è il loro vestito./  Esce l’iniquità dal…

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Pietro e Amerigo

“(…) non era il tipo d’uomo che si perde in nostalgie da ricchi, (…) il suo lavoro quello che schianta e uccide (…) e già sentiva in faccia l’odore d’ olio e mare che fa Le Havre/ e già sentiva in bocca l’odore della polvere e della mina (…) un sogno lungo il suono continuo ed ossessivo che fa il Limentra (…) e Pavana un ricordo lasciato fra i castagni dell’Appennino (…) e fu lavoro e sangue e fu…

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L’inferno

Evocato da Francesco, vescovo di Roma, prima Cantica della Commedia dantesca, l’inferno è un luogo o una condizione presente nella cultura religiosa umana da millenni. I Greci e i Latini parlavano di Ade, le popolazioni semitiche di Inferi (anche Gesù dopo morto scese agli inferi per chiamare alla luce della visione beatifica i santi e i buoni, morti prima della sua venuta). Per gli Ebrei, dopo la morte, un luogo umbratile, lo sheol, aspetta le anime. Per la loro cultura…

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sorrisi stronzetti o stronzi sorridenti?

  Caro lettor che navighi… ah che bel chiasmo! Van… qualcosa, sì quello lì, quello dell’Europa, quello che ha la particella genitiva fiammingo-germanica “van“, come van Beethoven e Van Basten (ambedue di ben altra tempra e valore), e che è la parte più significativa della sua personalità. Van Rompuy. Che cosa? E poi quell’altro, il portoghese “vino tinto” i capelli, pacioso falsetto come un maggiordomo vittoriano, chiamato Barroso. Eccoli là che sogghignano di Renzi, e quindi dell’Italia. Come nell’ottobre…

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Oligarchie di oligofrenici

A volte mi sembra che in Italia prevalga in molti ambienti un’oligarchia di oligofrenici, cioè che spesso vi sia il governo dei peggiori. Qualcuno può dire che non è vero, che il merito alla fine si fa sentire e prevale. Certamente: in alcuni luoghi questo è verificabile, corrisponde, perché la prova  di ciò consiste nel successo della struttura in questione. In economia e nelle organizzazioni aziendali private, a meno che non siano affette da familismo amorale, nelle varie funzioni vanno…

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U-mani

Non o se la mano ci renda troppo u-mani, ma noi umani abbiamo le mani e per questo, soprattutto, siamo u-mani (gioco linguistico di Derrida). Nel bene nel  male che ci appartiene. Con le mani provviste di pollice opponibile noi sviluppiamo ogni azione e il cervello si nutre di nuove informazioni, che restituisce anche prima del nostro esserne coscienti. Addirittura il nome greco di “mano“, “chéir” ha dato il nome alla più sublime delle arti mediche, la chir-urgia. Con…

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Ipocondriaci eu-stressati e ipercondriaci di-stressati

L’affanno del successo e del potere rende ottusi. E questo stato gli impedisce di accorgersene, essendo un circolo vizioso, fintantoché non si chiedono il perché di tanto affanno, se ne valga la pena… e allora si accende una luce che illumina, dando consapevolezza dello stato delle cose. Abbiamo ipocondriaci che pensano di essere beneficamente stressati, ed ipercondriaci che pensano il contrario. I primi si lamentano sempre a volte compiacendosi del proprio stare, i secondi “non hanno mai problemi” ma si comportano…

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Etica della comunicazione

Di questi tempi nei quali la comunicazione come strumento, prevarica spesso la relazione intersoggettiva e plurale, in quanto dimensione antropologica insopprimibile, è bene riflettere con attenzione sui rischi di un surplus di comunicazione a volte priva di sentimento, di empatia, di capacità di ascolto. Per approfondire si può, volendo, cliccare qui sotto Etica_della_Comunicazione Articoli e Saggi brevi | filosofando | meditazione | neuroscienze |…

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Gli uccelli volano con chi ha le stesse penne

…così recita un antico adagio induista, come lo propone Paramhansa Yogananda. Che significa? Che chi si somiglia si piglia, tradotto in detto popolare padano o giù di lì. Noto che spesso è verissimo, e specialmente negli ambiti dove si decidono le cose, nelle stanze del potere. Di questi tempi in particolare, ché prima d’ora le cose erano un poco diverse, la gente di potere si circonda solitamente di persone che un po’ gli somiglia, ma in sedicesimi, rifuggendo da chi potrebbe creare…

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Invidia e gelosia

Secondo il pensiero classico cristiano (cf. Tommaso d’Aquino, questione 36 della Summa Theologiae) l’invidia è il secondo più grave vizio capitale, dopo la superbia. L’invidia per San Tommaso è un “invidère“, un “guardare male” l’altro, una specie di odio, o di tristezza d’animo per i beni altrui, sulle tracce del pensiero aristotelico (Retorica 2, 19), e di San Gregorio Magno (Moralia 5, 46). L’invidia è secondo la morale cristiana un peccato mortale e un vizio capitale, dunque, e…

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